Sale la tensione attorno alla Global Sumud Flotilla, la flottiglia internazionale diretta verso Gaza per portare aiuti umanitari e denunciare la situazione nella Striscia. Le imbarcazioni, ormai prossime alle coste, sono sorvegliate dalle forze israeliane e la situazione rischia di precipitare nelle prossime ore. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine del Consiglio europeo, ha criticato l’iniziativa definendola “pericolosa e irresponsabile. In questa fase di equilibrio delicato e con una possibilità storica davanti, insistere su un’iniziativa così rischiosa continuo a non capirlo”, ha dichiarato, invitando tutti “a esercitare responsabilità e attendere i risultati dei negoziati di pace”.
Dalla flottiglia, il Senatore M5S Marco Croatti, a bordo di una delle imbarcazioni, ha parlato di “grande tensione” dopo l’avvicinamento nella notte delle navi israeliane. “Stiamo agendo nel pieno rispetto del diritto internazionale, in modo pacifico. È una battaglia di umanità per Gaza”, ha detto Croatti, chiedendo sostegno alla società civile.
Le repliche
Durissima la replica del Presidente M5S Giuseppe Conte, che accusa Meloni di “indossare i panni della leader di Colle Oppio” e di non difendere i cittadini italiani coinvolti. “Questi insulti arrivano in un momento delicatissimo”, ha scritto sui social, definendo la Flotilla “un pugno nello stomaco per chi per due anni ha girato lo sguardo dall’altra parte”. A fianco della missione si è schierato anche il Segretario generale della Cgil Maurizio Landini, che parla di un’azione “di coraggio e dignità” capace di rompere il silenzio sulla crisi di Gaza. Landini denuncia le “gravi violazioni del diritto internazionale” da parte di Israele e annuncia la disponibilità del sindacato a proclamare uno sciopero generale in caso di blocco o sequestro delle navi. “Sarebbe un attentato alla sicurezza e un colpo all’ordine costituzionale”, ha dichiarato. Il Segretario ha ricordato i principi della Costituzione italiana — solidarietà, diritto internazionale e ripudio della guerra — invitando studenti, lavoratori e cittadini a scendere in piazza per difendere la missione e il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione.