In occasione del Salone Auto Torino 2025, nella Sala da Ballo di Palazzo Reale, si è svolta ieri la tavola rotonda ʼRilanciare l’Automotive in Italia: una visione condivisaʼ, promossa da Unrae con la partecipazione congiunta dei presidenti di Aci, Anfia, Aniasa, Federauto, Motus-E e della stessa Unrae. Un’iniziativa corale, che arriva in un momento cruciale per il comparto automobilistico nazionale. Nel corso dell’incontro è stata presentata una lettera congiunta delle sei associazioni indirizzata al presidente del Consiglio, ai ministri competenti (Mimit,Mase, Mef, Mit), ai rappresentanti del Parlamento e agli enti locali.
Il documento denuncia “la gravità senza precedenti” che il settore sta attraversando: un mercato stagnante, con volumi ancora molto al di sotto dei livelli pre-pandemia; una produzione nazionale ai minimi storici; un parco circolante che invecchia rapidamente, con conseguenze dirette su ambiente e sicurezza stradale; una transizione energetica ferma al palo, con una quota di veicoli elettrici in Italia quattro volte inferiore alla media europea.
Le sei priorità individuate
Per invertire la rotta, le associazioni propongono sei linee di intervento: stabilità e chiarezza degli incentivi, semplici e strutturali, un piano nazionale per le infrastrutture di ricarica e per le altre alimentazioni, riforma della fiscalità sull’auto aziendale, allineata alle best practices europee, sostegno concreto alla filiera industriale e artigianale italiana, supporto chiaro e trasparente alla clientela, per accompagnarla nella transizione, valorizzazione culturale dell’automobile e del trasporto su gomma come motore economico e sociale del Paese.
La voce di UNRAE
“Sono felice che oggi, tutti insieme, abbiamo dimostrato cosa significa fare sistema in una fase di sofferenza cronica per il settore – ha dichiarato Roberto Pietrantonio, Presidente di Unrae –. L’auspicio è che questo sia il primo passo di un dialogo costruttivo e costante con le Istituzioni, per rimettere finalmente l’automotive al centro della discussione in Italia. Ora è indispensabile un impegno comune per salvaguardare e rilanciare il settore in tutti i suoi ambiti, attraverso misure chiare, puntuali e non discontinue”. Con spirito unitario, le associazioni hanno ribadito la disponibilità a un confronto diretto, costante e strutturato con le istituzioni, a tutti i livelli, per approfondire le esigenze del settore ed elaborare proposte sostenibili. L’appello finale è chiaro: “Agire con urgenza e visione per ridare centralità a un settore che rappresenta un motore di innovazione, progresso e benessere collettivo”.