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Attacchi alla Global Sumud Flotilla: la condanna del governo italiano
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha condannato fermamente gli attacchi alla Global Sumud Flotilla, che hanno visto decine di imbarcazioni colpite da sciami di droni senza feriti. “Il governo italiano ha espresso ed esprime la più ferma condanna per quanto avvenuto. Azioni come queste sono totalmente inaccettabili”, ha affermato Crosetto.
La tutela dei cittadini italiani
Il ministro ha ribadito che “in democrazia qualunque manifestazione e forma di protesta deve essere tutelata, quando si svolge nel rispetto delle regole e del diritto internazionale, e non possono essere soffocate con violenza”. Per garantire assistenza ai cittadini italiani presenti sulla Flotilla, Crosetto ha autorizzato l’intervento immediato della fregata della Marina Militare.
La questione umanitaria
Crosetto si è chiesto se fosse necessario mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini italiani per far giungere gli aiuti a Gaza. Ha quindi attivato un’azione per sostenere lo sforzo umanitario per l’aiuto alla Striscia e siamo in grado di far raggiungere, anche oggi, in piena sicurezza, tutti gli aiuti che la Flotilla sta portando.
L’alleviamento delle sofferenze palestinesi
Il ministro ha ricordato che “siamo stati in prima linea nell’alleviare le sofferenze della popolazione civile colpita da Hamas. Centinaia di palestinesi hanno ricevuto cure, assistenza sanitaria”. Il governo italiano ha sostenuto lo sforzo umanitario per l’aiuto alla Striscia e ha inviato una nave per aiutare la popolazione palestinese.
La tutela della sicurezza italiana
Crosetto ha chiarito che il governo italiano non vuole muovere navi militari per porre guerra ad un paese amico. Il loro obiettivo è quello di tutelare i cittadini italiani e di far capire i rischi che possono correre dalla possibilità di reazioni al di fuori delle acque internazionali. La nave Alpino è già partita per aiutare la popolazione palestinese e il governo italiano lavora per garantire la sicurezza dei suoi cittadini in acque straniere.
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