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giovedì, 25 Settembre 2025
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La ferocia e la brutalità dell’attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre 2023 hanno spinto Israele a reagire, in principio, legittimamente. Ogni Stato e ogni popolo ha il diritto di difendersi, ma la reazione a un’aggressione deve sempre rispettare il principio di proporzionalità. Israele ha superato quel limite, con una guerra su larga scala che coinvolge la popolazione civile palestinese.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso queste preoccupazioni all’80esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “Israele deve uscire dalla trappola di questa guerra. Lo deve fare per la storia del popolo ebraico, per la sua democrazia, per gli innocenti, per i valori universali del mondo libero di cui fa parte.” Ha sottolineato che la pace non si costruisce solo con gli appelli, o con proclami ideologici accolti da chi la pace non la vuole. “La pace si costruisce con pazienza, con coraggio, con ragionevolezza.”

L’Italia ha definito la situazione inaccettabile e voterà favorevolmente su alcune delle sanzioni proposte dalla Commissione europea verso Israele. Tuttavia, non si accoderà a chi scarica su Israele tutta la responsabilità di quello che accade a Gaza. “È Hamas ad aver scatenato la guerra. E’ Hamas che potrebbe far cessare le sofferenze dei palestinesi, liberando subito tutti gli ostaggi.” Ha aggiunto che Israele non deve impedire la nascita di uno Stato palestinese e non deve costruire nuovi insediamenti in Cisgiordania al fine di impedirlo.

L’Italia sostiene la Dichiarazione di New York sulla soluzione dei due Stati e ritiene che il riconoscimento della Palestina debba avere due precondizioni irrinunciabili: il rilascio degli ostaggi e la cessazione del fuoco. Il premier italiano ha sottolineato che la pace si costruisce con soluzioni concrete e che la comunità internazionale deve impegnarsi nella gestione della fase successiva al cessate il fuoco, fino alla realizzazione della prospettiva dei due Stati. L’Italia è pronta a dare una mano per trovare una soluzione pacifica alla crisi. Considera molto interessanti le proposte del Presidente degli Stati Uniti per un piano di pace e si impegna a lavorare per la realizzazione di un piano serio per il rilascio degli ostaggi, un cessate il fuoco permanente e il graduale ritiro di Israele da Gaza. L’Italia vuole aiutare i bambini di Gaza, come quelli che sta accogliendo e curando nei propri ospedali, a trovare una risposta che possa migliorare la loro condizione. Il piano di pace deve prevedere l’esclusione di Hamas da ogni dinamica di governo in Palestina e l’impegno della comunità internazionale nella gestione della fase successiva al cessate il fuoco. La pace è possibile solo se Israele e Hamas lavoreranno insieme per trovare una soluzione. L’Italia sostiene questo impegno e lavorerà per realizzarlo.

di tutti gli ostaggi israeliani e la rinuncia da parte di Hamas ad avere qualsiasi ruolo nel governo della Palestina. Perchè chi ha scatenato il conflitto non può essere premiato”, ha detto ancora il premier. –

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