Lo sciopero e le manifestazioni per Gaza, che ieri hanno portato in piazza oltre mezzo milione di persone in 82 città italiane, arrivano in Parlamento e accendono lo scontro politico. Alla Camera, in apertura di seduta, il Capogruppo di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami ha chiesto che il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi riferisca su “quanto accaduto ieri” durante i cortei, esprimendo “solidarietà alle forze dell’ordine” e accusando chi “strumentalizza una tragedia per attaccare le istituzioni”. Immediate le reazioni. Per il Presidente dei deputati M5S Riccardo Ricciardi “non si possono ridurre 500mila persone a pochi episodi di violenza. È vergognoso criminalizzare un movimento straordinario di donne e uomini”. Dalla stessa parte la Capogruppo Pd Chiara Braga, che ha definito le piazze “un atto di coscienza civile” e accusato Meloni di “fuga continua dal Parlamento”.
L’informativa del Viminale è stata invocata anche da Avs (Marco Grimaldi), da Forza Italia (Roberto Bagnasco), dalla Lega (Alberto Bagnai), da Noi Moderati (Alessandro Colucci) e da Italia Viva (Roberto Giachetti)
Salvini e Boccia
Sul fronte del governo il Vicepremier Matteo Salvini ha proposto di introdurre una cauzione obbligatoria per gli organizzatori dei cortei: “In caso di danni, pagheranno di tasca loro”. Il Presidente dei senatori Pd Francesco Boccia ha difeso le manifestazioni: “In piazza anche famiglie e studenti per dire basta al genocidio a Gaza. Criminalizzare un intero movimento è irresponsabile”. Per l’ex Ministro Andrea Orlando (Pd), “la Destra ha paura dei movimenti sociali e strumentalizza episodi marginali”. L’Eurodeputata dem Cecilia Strada ha accusato il governo di “indifferenza verso i diritti dei palestinesi»”e ha chiesto di riconoscere subito lo Stato di Palestina e sospendere gli accordi con Israele.