In un’America sempre più attenta alla salute dei propri figli, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il Segretario alla salute, Robert F. Kennedy Jr., lanciano un appello che scuote le fondamenta dell’establishment farmaceutico: il paracetamolo, noto come ‘Tylenol’, potrebbe essere collegato a un aumento dei casi di autismo se assunto durante la gravidanza. Lo affermano basandosi su studi emergenti e testimonianze cliniche ignorate per anni dai media mainstream. “Non stiamo accusando, stiamo chiedendo verità”, ha dichiarato Kennedy Jr. durante un evento in Ohio. “Le madri hanno il diritto di sapere cosa mettono nel loro corpo. E i bambini hanno il diritto di nascere sani”. Trump ha rincarato: “Per troppo tempo Big Pharma ha dettato legge. Noi metteremo fine al silenzio e apriremo le indagini”. La proposta è chiara: istituire una commissione federale indipendente per esaminare gli effetti del paracetamolo in gravidanza, con accesso a dati clinici finora tenuti sotto chiave. I due leader, uniti da una visione comune sulla trasparenza sanitaria, promettono di restituire potere ai cittadini e responsabilità alle multinazionali. Mentre le agenzie regolatorie minimizzano, cresce il numero di medici e ricercatori che chiedono approfondimenti. “Sì, l’uso prenatale di paracetamolo può causare l’autismo – ha dichiarato il Dott. Brian Hooker, Direttore scientifico di Children’s Health Defense – ma smettiamola di ignorare l’elefante nella stanza…”. “Finalmente qualcuno ascolta le nostre domande”, ha detto una madre durante il comizio. In un clima di crescente sfiducia verso le istituzioni sanitarie, Trump e Kennedy Jr. si presentano come i portavoce di una nuova era: quella della medicina trasparente e della libertà di scelta.
