Il Castello di Windsor ha ospitato una sontuosa cena di gala in onore del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, accolto con tutti gli onori dalla famiglia reale britannica. L’evento, tenutosi nella storica St George’s Hall, ha segnato la seconda visita di Stato del presidente americano nel Regno Unito, un primato mai raggiunto da altri leader statunitensi. “Essere qui è uno dei più grandi onori della mia vita,” ha dichiarato Trump nel suo discorso, seduto accanto a Re Carlo III e alla principessa del Galles, Kate. Il presidente ha elogiato l’alleanza tra Washington e Londra, definendola “insostituibile e indissolubile”, e paragonandola a “due note dello stesso accordo musicale: distinte, ma destinate a fondersi armoniosamente”. Re Carlo ha risposto con un messaggio di forte valore simbolico: “Siamo uniti per la pace,” ha detto, sottolineando la cooperazione tra Stati Uniti e Regno Unito in materia di difesa, sicurezza e diplomazia. Il monarca ha ricordato le sfide globali, dalla guerra in Ucraina al cambiamento climatico, e ha lodato l’impegno personale di Trump nel cercare soluzioni ai conflitti più intrattabili. Tra i 160 ospiti presenti, spiccavano figure di primo piano dell’economia e della tecnologia mondiale, tra cui Tim Cook (Apple), Sam Altman (OpenAI), Jensen Huang (Nvidia) e Rupert Murdoch. La serata è stata accompagnata da un repertorio musicale che ha spaziato da Puccini a Elton John, e ha visto uno scambio di doni tra le delegazioni: Trump ha ricevuto una bandiera storica e un volume rilegato a mano, mentre Re Carlo ha ricevuto una replica della spada di Eisenhower. La cena ha rappresentato non solo un momento di cerimoniale, ma anche un segnale politico: in un mondo frammentato, l’asse anglo-americano si riafferma come pilastro della stabilità globale. E Windsor, con la sua solennità, ha offerto il palcoscenico ideale per questa rinnovata intesa.
