“Sono pronto a imporre sanzioni importanti alla Russia quando tutte le nazioni della Nato avranno concordato e iniziato a fare la stessa cosa, e quando tutte le nazioni della Nato smetteranno di acquistare petrolio dalla Russia”. Con un lungo post pubblicato su Truth Social, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump torna a rivolgersi agli alleati dell’Alleanza Atlantica, condizionando ogni nuova mossa contro Mosca a una linea comune. Secondo Trump, l’impegno dei partner è stato “di gran lunga inferiore al 100%” e gli acquisti di petrolio russo da parte di alcuni Paesi restano “scioccanti”: “Indeboliscono la vostra posizione negoziale e il vostro potere contrattuale”. Il Tycoon ha lasciato intendere che senza un fronte compatto è pronto a sfilarsi: “Sono pronto ad andarmene quando lo sarete voi. Dite solo quando”.
Per rafforzare la pressione su Mosca, Trump ha proposto che la Nato introduca dazi tra il 50% e il 100% sulle merci cinesi, da eliminare solo dopo la fine del conflitto tra Russia e Ucraina. “La Cina ha un forte controllo, e persino una presa, sulla Russia – ha sostenuto – e questi potenti dazi spezzeranno quella presa”.
“Questa non è la mia guerra”
Trump ha poi ribadito di non considerare il conflitto come una responsabilità americana: “Questa non è la guerra di Trump, non sarebbe mai iniziata se fossi stato Presidente. È la guerra di Biden e Zelensky. Io sono qui solo per contribuire a fermarla e salvare vite”. Il leader repubblicano ha parlato di 7.118 vittime tra russi e ucraini solo nell’ultima settimana, definendo la guerra “mortale ma ridicola”. La soluzione, secondo lui, passa da una strategia congiunta dell’Alleanza: “Se la Nato fa come dico, la guerra finirà rapidamente e tutte quelle vite saranno salvate. Altrimenti, state solo sprecando il mio tempo, e quello, l’energia e il denaro degli Stati Uniti”.
