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Lo studente italiano che ha conosciuto Kirk “Promuoveva il dialogo”

venerdì, 12 Settembre 2025
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ROMA (ITALPRESS) – “Conobbi e vidi per la prima volta Charlie Kirk qualche anno fa sui social media. Rimasi molto colpito perchè mi piaceva quello che promuoveva, ovvero dialogo tra le due parti, il dialogo tra persone che la pensano diversamente tra loro. A differenza di quanto si è detto, Charlie Kirk a parer mio non era un promotore di odio, tutt’altro”. Così Lorenzo Caccialupi, studente di Roma, parla in un’intervista all’Agenzia Italpress di Charlie Kirk, l’attivista ultraconservatore vicino al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che è stato ucciso con un colpo di fucile il 10 settembre 2025 nel campus della Utah Valley University. Caccialupi l’ha conosciuto in uno dei tantissimi incontri di Kirk con gli studenti. “Ho studiato da gennaio a maggio in America, a San Diego. Mentre ero nella mia università è giunta la notizia che Charlie Kirk sarebbe andato a parlare in un college lì vicino. Con un gruppo di studenti internazionali abbiamo deciso di andarlo a vedere”, spiega il giovane, che parla di Kirk come di un personaggio famoso all’interno dei campus americani. “Una volta arrivato lì, in quel college di San Diego, l’atmosfera era pazzesca. Era pieno di migliaia di sostenitori, e ovviamente c’era anche una protesta, fatta da una dozzina di persone contro di lui, più lontano. Quando sono andato là, con i miei amici mi sono detto “Devo parlarci”. L’avevo visto su Instagram a migliaia di chilometri di distanza, mentre stavo in Italia”, prosegue. “Mi sono fatto strada tra la gente e sono riuscito ad arrivare in un punto, circondato da transenne, dove c’era la fila per parlare con lui. Non sceglieva lui con chi parlare, ma erano le persone che, facendo la fila, provavano. Ho parlato con uno degli addetti e sono riuscito a passare avanti”, racconta Caccialupi. Il video dell’incontro è stato rilanciato sui social da Turning Point Usa, l’organizzazione fondata da Kirk. Il tema al centro del video era l’immigrazione irregolare, “perchè penso – dice ancora all’Italpress – sia una tematica molto delicata che non fa bene all’Italia e all’Europa”. Alla fine, una stretta di mano e un cappellino autografato da parte di Kirk, regalato allo studente di Roma, ha chiuso il momento di dialogo. Rispondendo alla domanda su chi fosse per lui Charlie Kirk, Lorenzo Caccialupi non ha dubbi: “Era un promotore della democrazia, del dialogo e dei valori cristiani. Ecco chi era per me Charlie Kirk. Sono assolutamente d’accordo con chi dice che abbiamo perso una grande persona e condanno chi invece celebra la sua morte”, osserva.
Alla domanda, invece, se fosse mai prevedibile, dall’atmosfera percepita agli incontri, un epilogo così tragico, lo studente romano risponde di no, “perchè Kirk stava semplicemente esponendo i suoi ideali e nessuno dovrebbe morire per questo”. Secondo Lorenzo Caccialupi, un gesto del genere può essere commesso solo da “persone che non tollerano un’idea diversa dalla loro, secondo me il peggior tipo di persone”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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