Una nuova notte di terrore in Ucraina. Missili e droni russi hanno colpito diverse città del Paese, da Kiev a Kryvyi Rih, da Dnipro a Kremenchuk fino a Odessa. Il bilancio provvisorio è di almeno due vittime e decine di feriti, ma le autorità temono che il numero possa salire con il proseguire delle operazioni di soccorso. Per la prima volta dall’inizio dell’invasione, anche un edificio governativo nella capitale ha subito danni diretti: il tetto e i piani superiori sono stati colpiti, provocando un incendio domato dai vigili del fuoco dopo ore di lavoro.
La capitale è stata bersagliata più volte. In un quartiere residenziale, un missile ha centrato un palazzo di nove piani: una donna e il suo bambino di appena due mesi hanno perso la vita. Le immagini diffuse dalle squadre di soccorso mostrano interi appartamenti distrutti e decine di famiglie costrette a lasciare le proprie case.
L’appello di Svyrydenko
“La Russia continua a terrorizzare e uccidere il nostro popolo ogni singolo giorno», ha scritto la Premier ucraina Yulia Svyrydenko su X. Ringraziando vigili del fuoco e squadre di emergenza per «il coraggio e la dedizione», la premier ha promesso che “ricostruiremo ciò che è stato distrutto. Ma le vite perse non potranno essere recuperate”. Svyrydenko ha quindi rivolto un appello alla comunità internazionale: “Il mondo deve rispondere non solo a parole, ma con azioni decisive. La pressione sanzionatoria deve essere intensificata, soprattutto contro il petrolio e il gas russi. E l’Ucraina ha bisogno di armi: solo la forza può fermare il terrore e impedire alla Russia di uccidere ucraini ogni giorno”.