In un momento di forte polarizzazione, il presidente USA, Donald Trump, ha ribadito il suo sostegno a Robert F. Kennedy Jr., attuale segretario alla Salute, per la sua linea di revisione critica sulle politiche vaccinali. Nonostante le pressioni del Congresso e le proteste di alcuni ambienti sanitari, la Casa Bianca ha scelto di difendere una visione alternativa, fondata sulla trasparenza, la libertà di scelta e il superamento dei dogmi scientifici imposti dalle grandi case farmaceutiche. Kennedy Jr., da sempre voce fuori dal coro, ha avviato una profonda riforma del sistema sanitario: ha limitato l’accesso ai vaccini COVID-19 alle fasce più vulnerabili, tagliato 500 milioni di dollari di finanziamenti per la ricerca sugli mRNA e rimosso la direttrice del CDC, Susan Monarez, accusata di ostacolare il cambiamento. Le sue mosse, considerate radicali da alcuni, sono invece interpretate da Trump come “un atto di coraggio e indipendenza intellettuale”. “Robert è diverso, e per questo è prezioso,” ha dichiarato il presidente durante una conferenza stampa alla Casa Bianca. “Non sempre siamo d’accordo, ma rispetto la sua mente aperta e la sua determinazione nel mettere i cittadini al primo posto.” La strategia ha già prodotto effetti concreti: diversi Stati, tra cui la Florida, hanno annunciato l’eliminazione dei mandati vaccinali, in linea con l’approccio federale promosso da Kennedy Jr.. Il movimento “Make America Healthy Again”, nato attorno alla sua figura, ha raccolto consensi trasversali, unendo libertari, conservatori e progressisti critici verso l’industria farmaceutica. Mentre alcuni esperti parlano di “rischi sanitari” e “epidemie potenziali”, i sostenitori della nuova linea sottolineano la necessità di rivedere decenni di politiche opache e di restituire ai cittadini il diritto di informarsi e scegliere. Per Trump e Kennedy Jr., la salute pubblica non può essere gestita con imposizioni, ma con fiducia, responsabilità e verità.
