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Belgio, sì al riconoscimento della Palestina e sanzioni a Israele. Ben-Gvir: “Ipocriti, premiate il terrorismo”

martedì, 2 Settembre 2025
1 minuto di lettura

Il Belgio annuncerà all’Assemblea generale delle Nazioni Unite il riconoscimento dello Stato di Palestina e l’imposizione di severe sanzioni al governo israeliano. Lo ha reso noto il Ministro degli Esteri belga, Maxime Prévot, in un post pubblicato su X. “Alla luce della tragedia umanitaria in corso in Palestina, in particolare a Gaza, e di fronte alla violenza commessa da Israele in violazione del diritto internazionale – ha scritto il capo della diplomazia belga – il Belgio è stato costretto a prendere decisioni drastiche per aumentare la pressione sul governo israeliano e sui terroristi di Hamas”.
Durissima la risposta di Tel Aviv. Il Ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir ha definito “ipocriti” i Paesi europei che hanno scelto di riconoscere lo Stato palestinese, ultimo oggi il Belgio: “Gli ipocriti Paesi europei che cedono alle manipolazioni di Hamas finiranno per imparare a proprie spese cos’è il terrorismo”, ha dichiarato al sito i24. “Anche qui, in Israele, un tempo alcuni credevano a queste illusioni e in cambio abbiamo ricevuto stupri, omicidi e massacri. Invece di premiare il terrorismo, il mondo libero deve unirsi per contrastarlo”.

Arrestato il sindaco di Hebron

Intanto la tensione resta altissima in Cisgiordania. L’emittente palestinese Al-Quds riferisce che le forze israeliane hanno arrestato questa mattina il Sindaco di Hebron, Taysir Abu Sneina, dopo aver fatto irruzione nella sua abitazione e averla perquisita. Non sono ancora note le ragioni del fermo. Nella città è in vigore il coprifuoco dal giorno precedente, con ingressi e uscite presidiati dai militari. Prosegue anche l’offensiva nella Striscia di Gaza. Secondo l’emittente Al-Jazeera, almeno 17 palestinesi sono rimasti uccisi dall’alba di oggi nei raid israeliani attorno a Gaza City. Tra le vittime, sei persone che stavano attendendo la distribuzione di aiuti umanitari.

Trump: “La guerra sta danneggiando Israele”

Sul conflitto è intervenuto anche il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che in un’intervista a Daily Caller ha criticato l’attuale gestione della guerra. “Quella guerra deve finire. Sta danneggiando Israele. Non c’è dubbio. Possono vincere la guerra, ma non stanno vincendo sulle pubbliche relazioni, e questo sta facendo loro del male”, ha detto Trump.
Il Tycoon ha aggiunto che un tempo Israele godeva di una delle lobby più influenti a Washington, ma che oggi “non è più così”. E ha accusato parte dell’opinione pubblica internazionale di aver “dimenticato il 7 ottobre” e persino di negare l’attacco di Hamas.

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