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Granelli (Confartigianato): “Dazi sulle eccellenze territoriali con Italia leader in Ue per export in Usa”

La Confederazione: territori e aziende, patrimonio da tutelare dove gli artigiani sono protagonisti
martedì, 2 Settembre 2025
2 minuti di lettura

Dietro le cifre delle nuove tariffe sui dazi c’è un “patrimonio che va difeso”. È il punto più importante per la Confartigianato da salvaguardare perché ad essere investite dalla dagli aumenti sono le piccole imprese che rappresentano la vitalità economica dell’Italia.
I nuovi dazi concordati tra Unione Europea e Stati Uniti avranno un impatto su 9 settori in cui l’Italia detiene il primato nell’Ue per il valore dell’export in Usa”, sottolinea Confartigianato.
Secondo una rilevazione della Confederazione, questi i settori, che esportano negli Stati Uniti 15,2 miliardi di euro sul totale di 67,3 miliardi di vendite italiane negli Usa, “sono il cuore pulsante delle economie locali e dei distretti produttivi, forza motrice del Made in Italy”.

Settori e città più esposte

Entrando nel merito la Confartigianato puntualizza la mappa delle eccellenze produttive territoriali e il loro contributo alle esportazioni italiane negli Stati Uniti. Questi i settori e le regioni maggiormente interessate ed esposte ai rischi tariffari.. Prodotti alimentari (4.891 milioni di euro): La Campania (18%) e l’Emilia-Romagna (17,1%) sono le regioni trainanti. A livello provinciale, Salerno(10,5%) e Parma (6,3%) si distinguono come i principali esportatori. del settore. Articoli in pelle (2.644 milioni di euro): La Toscana domina (36,4%), con Firenze che da sola genera il 33,1% dell’export del settore. La Lombardia(31,4%), con Milano in prima linea, è la seconda regione per importanza. Articoli di abbigliamento (2.440 milioni di euro): La Lombardia (37%) e la Toscana (19,9%) guidano l’export del settore, con le province di Milano(29,2%) e Firenze (16,1%) che si confermano centri nevralgici. Vetro, terracotta e ceramica (1.638 milioni di euro): L‘Emilia-Romagna contribuisce per il 40% dell’export di settore, in particolare la provincia di Modena (22,1%). Mobili (1.605 milioni di euro): Lombardia(26,8%), Friuli-Venezia Giulia (22,4%) e Veneto (20,9%) sono le regioni al top. La provincia di Pordenone detiene il 18,1% dell’export. Gioielleria e pietre preziose (1.479 milioni di euro): L’84,3% dell’export è generato dal “quadrilatero dell’oro” di Arezzo (33,9%), Vicenza (28,3%), Alessandria(11,9%) e Milano (10,2%). Calzature (1.342 milioni di euro): Milano (32,6%) e Firenze (26,7%) sono le province che dominano le esportazioni del settore. Armi e munizioni (542 milioni di euro): L’export è trainato dalla provincia di Brescia (35%) e da Pesaro e Urbino(17,7%). Articoli sportivi (178 milioni di euro): La provincia di Treviso detiene il 45,2% dell’export di settore.

Patrimonio da difendere

La nostra rilevazione”, sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, “evidenzia come la forza dell’export italiano è profondamente radicata nel tessuto dei distretti produttivi e delle economie territoriali in cui sono protagonisti artigiani e piccole imprese. E’ questo patrimonio che va difeso. Bisogna intensificare gli sforzi per assicurare l’alta qualità della manifattura made in Italy, arma vincente e distintiva che i mercati sanno riconoscere ed apprezzare. E’ fondamentale muoversi come Sistema Paese, con un impegno deciso da parte del Governo e delle istituzioni a sostegno delle aziende e della competitività dei nostri prodotti”, evidenzia infine Granelli, “anche diversificando i mercati sui quali accompagnare le nostre imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni che si sono già dimostrate capaci di vendere i loro prodotti in molti paesi del mondo”.

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