“Nell’elenco dei centri da sgomberare rientra anche CasaPound. Prima o poi arriverà anche il suo turno”. A dirlo è il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, intervenuto a margine del Meeting di Rimini. Il titolare del Viminale ha ricordato di essersi confrontato con il prefetto di Roma, responsabile della lista delle strutture da liberare: “È lui ad aver inserito l’immobile occupato di via Napoleone III tra i centri che vanno sgomberati”, ha spiegato.
Le dichiarazioni arrivano a poche ore da quelle del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ieri – sempre dal Meeting – aveva ventilato la possibilità che CasaPound non venisse rimossa. Piantedosi ha chiarito: “Credo abbia detto che se si legalizza in qualche modo potrebbe non essere sgomberato. È successo già ad altri centri, in alcuni casi il Comune di Roma ha acquistato le strutture per regolarizzarle. Lo stesso è avvenuto anche in altre città”.
Il caso Almasri
Il Ministro ha poi risposto alle domande sul video che mostrerebbe Almasri uccidere un uomo con le proprie mani. “Le ricostruzioni sembrano attribuire quel filmato a molti anni fa – ha detto Piantedosi –. Nessuno ha mai pensato che quel personaggio fosse meritevole di considerazione”.
Il titolare del Viminale ha ricordato di aver firmato un decreto di espulsione “che si fondava anche sugli elementi di pericolosità del soggetto. Sono stato discusso per questa decisione, ma resta il dovere di tutelare l’interesse degli italiani, in patria come all’estero. Questa – ha concluso – è la forma più alta di giustizia che possiamo perseguire”.
