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Trump apre al trilaterale con Zelensky e Putin. Meloni: “La pace si costruisce insieme”

Clima disteso nello Studio Ovale tra il Presidente Usa e il leader ucraino. Alla Casa Bianca i leader europei: sostegno alle garanzie di sicurezza, ma divergenze su tregua e cessate il fuoco
martedì, 19 Agosto 2025
2 minuti di lettura

Dallo Studio Ovale alla sala dei vertici multilaterali il messaggio è stato chiaro: Donald Trump vuole un incontro trilaterale con Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin, convinto che sia l’unico vero passo capace di avvicinare la fine della guerra in Ucraina.

L'incontro multilaterale del Presidente Trump e del Presidente Zelensky con i Leader europei presso la Casa Bianca
L’incontro multilaterale del Presidente Trump e del Presidente Zelensky con i Leader europei presso la Casa Bianca

Al suo fianco i leader europei hanno risposto con toni diversi, tra prudenza, sostegno e rilanci diplomatici. Tra loro il Premier Giorgia Meloni, definito da Trump “una grande leader, d’ispirazione per tanti”, che ha ribadito: “Se vogliamo raggiungere la pace dobbiamo farlo uniti”.

Rispetto all’imboscata di febbraio, quando un Zelensky sorpreso aveva vissuto un’accoglienza fredda e spigolosa, il nuovo incontro alla Casa Bianca ha avuto tutt’altro clima. Toni distesi, battute reciproche, sorrisi, e soprattutto la consapevolezza che, al di là dei protocolli, il tempo stringe.

Lo stesso Presidente ucraino, entrando nello Studio Ovale, ha consegnato a Trump una lettera firmata dalla moglie Olena Zelenska, dedicata al dramma dei bambini deportati o separati dalle famiglie. “Spero che tutti i bambini possano tornare presto alle loro famiglie” – ha detto Zelensky, collegando la questione umanitaria ai negoziati sullo scambio dei prigionieri.

Il leader ucraino ha poi aperto alla prospettiva di elezioni nel Paese, ma solo “in una situazione di sicurezza”. Ha sottolineato l’urgenza di chiudere la guerra con la Russia e si è detto disponibile a discutere anche dei territori “in un eventuale incontro trilaterale”, ribadendo: “L’Ucraina sarebbe molto felice se Trump vi partecipasse”.

“Un cessate il fuoco non è necessario”

Il Presidente americano ha scelto parole pragmatiche e, in alcuni passaggi, spiazzanti: “Possiamo lavorare a un accordo di pace mentre continuano a combattere. Un cessate il fuoco non è necessario”. E ha aggiunto: “Non so dire quando finirà la guerra, ma finirà. Ho la sensazione che tu e Putin troverete un accordo. In definitiva questa decisione spetta a Zelensky e al popolo ucraino, lavorando insieme con il Presidente russo”.

Trump ha poi ricordato il vertice in Alaska, che – ha spiegato – avrebbe segnato un passo importante da parte del Cremlino: “Il Presidente Putin ha accettato che la Russia dica sì a garanzie di sicurezza per l’Ucraina. È uno dei punti chiave da considerare”. Non a caso, ha annunciato: “Dopo l’incontro con Zelensky, chiamerò Putin. Aspetta una mia telefonata”.

I sette leader europei a Washington

La seconda parte della giornata è stata dedicata al vertice con i leader europei, che Trump ha introdotto sottolineando la portata storica del momento. In prima fila Giorgia Meloni, Emmanuel Macron, Ursula von der Leyen, Friedrich Merz, Mark Rutte e KeirStarmer.

Il Presidente Meloni durante l'incontro multilaterale del Presidente Trump e del Presidente Zelensky con i Leader europei presso la Casa Bianca
Il Presidente Meloni durante l’incontro multilaterale del Presidente Trump e del Presidente Zelensky con i Leader europei presso la Casa Bianca

“Grazie signor Presidente, penso che sia una giornata fondamentale, qualcosa sta cambiando grazie a lei” – ha esordito Meloni, sottolineando che l’idea di garanzie ispirate all’articolo 5 della Nato “era una proposta italiana”. L’Italia, ha detto, è “sempre pronta a portare idee per la pace e il dialogo” e sostiene “gli sforzi del presidente Trump per la pace”.

Il Premier francese Emmanuel Macron ha appoggiato con forza la prospettiva di un trilaterale, ma con una condizione: “Per organizzarlo serve una tregua o un cessate il fuoco. È una necessità che tutti sosteniamo”. Macron ha rilanciato anche l’idea di un futuro quadrilaterale, che includa l’Europa, per costruire garanzie di sicurezza di lungo periodo.

La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha insistito sulla questione umanitaria: “Oltre alle garanzie di sicurezza dobbiamo parlare dei bambini rapiti, ciascuno di loro deve tornare alla propria famiglia”.

Il Cancelliere tedesco Friedrich Merz ha messo l’accento sulla credibilità: “Tutti noi vorremmo vedere un cessate il fuoco prima del prossimo incontro. Bisogna esercitare pressione sulla Russia, la credibilità collettiva dipende da questo”.

Il Segretario generale della Nato Mark Rutte ha elogiato Trump per aver “rotto il ghiaccio con Putin”, convinto che “se giocheremo bene le nostre carte arriveremo alla fine di questa guerra”.

Infine il Premier britannico Keir Starmer ha parlato della necessità di “alzare l’asticella del coinvolgimento europeo per la sicurezza dell’Ucraina”, considerandola parte integrante della sicurezza dell’intero continente.

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