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Il telefonino diventa la prima banca degli italiani

Dalla consultazione del saldo ai bonifici fino alla sottoscrizione di mutui e polizze, lo smartphone si conferma il canale principale per i servizi bancari digitali
domenica, 17 Agosto 2025
2 minuti di lettura

Sempre più italiani usano il telefonino come sportello bancario. Secondo un’indagine realizzata da ABI Lab, il centro di ricerca promosso dall’Associazione bancaria italiana, in collaborazione con Doxa, il 78% dei correntisti controlla il proprio conto direttamente dal cellulare. Non si tratta più soltanto di dare un’occhiata al saldo: il 72% degli utenti usa lo smartphone anche per effettuare bonifici, operazioni che fino a pochi anni fa erano considerate di competenza esclusiva degli sportelli o dei portali web.

Internet banking in calo rispetto alle app

Il confronto con i canali tradizionali è netto. Solo il 37% degli intervistati dichiara di accedere al proprio conto da un computer tramite internet banking, cioè la piattaforma online messa a disposizione dalla banca, e il 44% effettua bonifici attraverso questo strumento. La differenza conferma una tendenza chiara: il telefono, sempre a portata di mano, è diventato lo strumento principale per gestire i risparmi quotidiani.

Prodotti finanziari sottoscritti online

L’indagine non si limita a rilevare l’uso dei servizi base. Sempre più clienti sono disposti a sottoscrivere prodotti complessi attraverso i canali digitali. L’82% si dichiara favorevole a richiedere una carta di pagamento via app o internet, il 64% sarebbe pronto ad acquistare una polizza assicurativa online e quasi la metà degli intervistati, il 46%, prenderebbe in considerazione di accendere un mutuo senza recarsi in filiale.

Le app bancarie diventano piattaforme multifunzione

Le banche non offrono più soltanto servizi legati al denaro. Oltre il 50% dei clienti intervistati guarda con interesse a servizi extra presenti nelle applicazioni bancarie. Tra questi ci sono soluzioni per la mobilità, come il pagamento dei mezzi pubblici o dei parcheggi, ma anche iniziative che ricordano i programmi fedeltà, basate su missioni e quiz che permettono di accumulare rimborsi o sconti. Non mancano infine offerte legate al turismo e al tempo libero, che trasformano l’app bancaria in una piattaforma capace di accompagnare la vita quotidiana oltre la sfera strettamente finanziaria.

La sicurezza percepita dagli utenti

La fiducia resta un punto centrale. L’87% degli utenti considera la propria applicazione bancaria la più sicura tra quelle installate sul telefono. Solo il 23% ritiene più protetto l’uso del computer, mentre il 58% non percepisce differenze tra i due canali. Marco Elio Rottigni, direttore generale dell’Abi, ha spiegato che questa fiducia “guida l’impegno dell’Abi e dell’intero settore e si concretizza nel lavoro del Comitato Abi Sicurezza Digitale”, organo che coordina le banche italiane sul fronte della protezione informatica.

I numeri del banking digitale in Italia

Secondo l’ultimo Osservatorio Banche Clienti, pubblicato a febbraio 2025, il 76% dei clienti italiani utilizza ormai in modo abituale i canali digitali per accedere ai servizi bancari. In termini assoluti significa oltre 25,4 milioni di persone. Tra queste, 22,3 milioni accedono a Internet banking e 21,2 milioni usano il mobile banking, cioè applicazioni su smartphone e tablet.

La crescita nel 2024 e gli investimenti del settore

Già nel 2024 i dati mostravano una crescita costante. Il Rapporto Digital Banking di ABI Lab segnalava un aumento del 5,5% dei clienti attivi sulle app rispetto all’anno precedente. In otto istituti su dieci gli utenti delle applicazioni avevano superato quelli dei portali web. Le operazioni dispositive, cioè i movimenti di denaro autorizzati dal cliente, sono cresciute del 16%, fino a toccare quota 406 milioni. Particolarmente rilevante il boom dei bonifici istantanei, cresciuti del 50,6% in un solo anno, fino a 57,7 milioni di operazioni.

Innovazione e cybersecurity al centro delle priorità

Le banche italiane hanno accompagnato questa trasformazione con investimenti massicci. Nel 2024 sono stati spesi 6,3 miliardi di euro in tecnologia e, tra il 2020 e il 2024, oltre 2 miliardi sono stati destinati specificamente alla cybersecurity, cioè alla protezione dei sistemi digitali dagli attacchi informatici. Una scelta considerata indispensabile per sostenere l’uso crescente dei servizi online e mantenere alta la fiducia dei clienti.

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