Un team internazionale di astronomi ha annunciato la scoperta di quello che potrebbe essere il buco nero più grande mai osservato nell’universo. Situato al centro di una galassia ellittica distante oltre 2 miliardi di anni luce dalla Terra, l’oggetto celeste avrebbe una massa stimata di oltre 100 miliardi di volte quella del Sole, superando di gran lunga i record precedenti. La scoperta è stata resa possibile grazie all’analisi dei dati raccolti dal telescopio spaziale James Webb e da osservatori terrestri in Cile e alle Hawaii. Gli scienziati non hanno osservato direttamente il buco nero, ma ne hanno dedotto la presenza studiando il comportamento della materia circostante e la distorsione della luce provocata dalla sua gravità estrema. “È una struttura che sfida le nostre attuali teorie sulla formazione galattica,” ha dichiarato il professor Anil Deshmukh, astrofisico dell’Università di Cambridge. “Non pensavamo che potessero esistere buchi neri di queste dimensioni, almeno non in epoche così remote dell’universo.” Il buco nero, classificato come “ultramassiccio”, si troverebbe in una regione dello spazio nota per la densità elevata di galassie e materia oscura. Gli astronomi ipotizzano che si sia formato attraverso la fusione di numerosi buchi neri più piccoli, in un processo durato miliardi di anni. La sua influenza gravitazionale si estenderebbe per centinaia di migliaia di anni luce, alterando la dinamica dell’intero ammasso galattico. La scoperta apre nuovi scenari nella comprensione dell’evoluzione cosmica e potrebbe costringere gli scienziati a rivedere i modelli attuali sulla crescita dei buchi neri. Per ora, il colosso invisibile rimane un enigma affascinante, un monito della potenza e del mistero che ancora avvolgono l’universo.
