Si accende il confronto politico sullo stato del turismo in Italia. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un post su Facebook, ha accusato parte dell’opposizione di “diffondere notizie false” per colpire il governo, “danneggiando l’immagine e gli interessi del Paese”. Nel mirino anche la Segretaria del Partito democratico Elly Schlein, che nei giorni scorsi aveva lasciato intendere una fase di crisi per il settore. Il Premier ha citato i dati ufficiali del Viminale, tratti dalla banca dati ʼAlloggiati webʼ della Polizia di Stato, secondo cui gli arrivi turistici sono in crescita, con “milioni di visitatori nelle strutture ricettive” italiane. “Alle mistificazioni e alle falsità costruite a tavolino rispondono i numeri e la verità – ha scritto Meloni –. Chi ama davvero la propria Nazione non la scredita davanti al mondo per convenienza politica. Noi continueremo a lavorare per renderla ogni giorno più forte, attrattiva e orgogliosa di sé”.
Parole che hanno immediatamente innescato la replica del Pd. “Evidentemente le vacanze in Grecia della premier hanno ulteriormente accentuato il suo distacco dalla realtà italiana”, ha commentato il Senatore dem Antonio Misiani, responsabile economia nella segreteria nazionale del partito. “Solo in Corea del Nord – ha aggiunto – si accusa di screditare la nazione chi, partendo da dati oggettivamente negativi, incalza il governo e chiede di lasciare perdere la propaganda per affrontare concretamente i problemi”.
Le difficoltà degli italiani
Secondo Misiani, il nodo non è la crescita degli arrivi in alcune località turistiche di fascia alta, ma la difficoltà di “milioni di famiglie italiane” che, a causa del calo del potere d’acquisto, non possono più permettersi vacanze. Il senatore ha citato inoltre “calo di presenze e spese turistiche” in diversi territori, segnalato da associazioni di categoria e, in alcuni casi, “ammesso a mezza bocca anche da esponenti della maggioranza”. “Di fronte a questi fatti, la propaganda trionfalistica di Giorgia Meloni appare surreale – ha proseguito Misiani –. Il governo dovrebbe concentrare tutte le energie nel sostenere i redditi, partendo da misure a costo zero per l’erario come il salario minimo e il taglio delle bollette attraverso il disaccoppiamento del prezzo dell’elettricità da quello del gas. Dalla premier vorremmo risposte su queste proposte concrete, invece degli attacchi a testa bassa contro l’opposizione. Chi governa ha il dovere di ascoltare e intervenire, non di negare l’evidenza”.