Un vasto incendio ha colpito il sud della Francia, nel cuore del massiccio delle Corbières, tra Carcassonne e Narbonne, distruggendo oltre 8.000 ettari di vegetazione in poche ore. Alimentato da raffiche di vento superiori ai 90 km/h, il rogo si è propagato con una velocità impressionante, costringendo le autorità a evacuare interi villaggi e campeggi nella zona di Ribaute e Saint-Laurent-de-la-Cabrerisse. Più di 1.200 pompieri sono stati mobilitati, supportati da mezzi aerei e unità specializzate, per contenere le fiamme che hanno lambito abitazioni e infrastrutture. Il bilancio provvisorio parla di due feriti, di cui uno grave, e una vittima accertata, una donna residente nella zona. Una persona risulta ancora dispersa. La situazione ha avuto ripercussioni anche sulla viabilità: l’autostrada A9, che collega la Francia alla Spagna, è stata chiusa in entrambe le direzioni, mentre anche la A61 ha subito interruzioni. I collegamenti ferroviari risultano fortemente limitati, isolando parte della regione. Il presidente Emmanuel Macron ha espresso solidarietà alle comunità colpite e ha dichiarato che “tutti i mezzi della nazione sono mobilitati”. La sottoprefetta Lucie Roesch ha definito l’evoluzione dell’incendio “rapida e imprevedibile”, sottolineando il rischio che le fiamme raggiungano ulteriori centri abitati. L’origine del rogo è ancora sconosciuta, ma le condizioni climatiche estreme — caldo torrido e vento — hanno favorito la sua espansione. Secondo gli esperti, si tratta del più grave incendio dell’estate in Francia, in una stagione già segnata da allarmi ambientali e siccità. Mentre le autorità cercano di contenere l’emergenza, cresce la preoccupazione per il futuro di un territorio ricco di biodiversità e tradizione vinicola. E intanto, nel cielo del sud della Francia, il fumo continua a oscurare l’orizzonte.
