Un oggetto interstellare appena scoperto, denominato 3I/ATLAS, sta attraversando il Sistema Solare e ha già acceso un acceso dibattito nella comunità scientifica. A rilanciare l’ipotesi più audace è Avi Loeb, astrofisico dell’Università di Harvard, noto per le sue teorie sull’origine aliena di alcuni corpi celesti. Secondo Loeb, la cometa potrebbe non essere un oggetto naturale, ma una sonda extraterrestre inviata da una civiltà avanzata. “Dovremmo mettere sul tavolo tutte le possibilità,” ha dichiarato. La cometa 3I/ATLAS, scoperta il 1° luglio, è il terzo oggetto interstellare mai osservato dopo ‘Oumuamua e Borisov. Le sue caratteristiche — orbita retrograda, dimensioni insolitamente grandi (circa 20 km di diametro) e assenza di attività cometaria visibile — hanno spinto Loeb e i suoi collaboratori dell’Initiative for Interstellar Studies a ipotizzare una natura artificiale. Il piano orbitale dell’oggetto è sorprendentemente vicino a quello terrestre, con una deviazione di soli 5 gradi, una coincidenza che secondo Loeb ha una probabilità dello 0,2%. Nel loro studio, ancora non sottoposto a revisione paritaria, gli scienziati suggeriscono che l’oggetto potrebbe essere stato progettato per osservare il Sistema Solare, passando vicino a Venere, Marte e Giove. Alcuni dettagli, come la traiettoria che lo porterà a trovarsi dalla parte opposta rispetto alla Terra nel momento di massimo avvicinamento al Sole, sono interpretati come possibili strategie di occultamento. Molti esperti ritengono che si tratti di una cometa naturale, espulsa da un altro sistema stellare. “Affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie,” ha ricordato un collega citando Carl Sagan. Il passaggio di 3I/ATLAS sarà breve e irripetibile. Gli astronomi stanno cercando di raccogliere quanti più dati possibili, ma la velocità dell’oggetto — oltre 210.000 km/h — rende difficile qualsiasi missione di intercettazione.
