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Washington: tragico schianto tra elicottero e aereo, 67 vittime. La torre di controllo sotto accusa

venerdì, 1 Agosto 2025
1 minuto di lettura

Una delle zone aeree più sorvegliate al mondo, quella sopra il fiume Potomac a Washington, è stata teatro di una tragedia che ha scosso l’opinione pubblica americana. Il 29 gennaio scorso, un elicottero militare Black Hawk e un jet civile CRJ-700 si sono scontrati in volo, precipitando nelle acque gelide del fiume. Nell’impatto hanno perso la vita 67 persone, tra cui 60 passeggeri, 4 membri dell’equipaggio e 3 militari. Le indagini condotte dal National Transportation Safety Board (NTSB) e dalla Federal Aviation Administration (FAA) hanno portato a una clamorosa ammissione: la torre di controllo non ha avvisato l’aereo della presenza dell’elicottero, violando i protocolli di sicurezza. Il controllore responsabile, che quella notte gestiva 21 velivoli in soli 10 minuti, ha dichiarato di essersi sentito “sopraffatto” dal carico di lavoro. Secondo quanto emerso, il controllore operava contemporaneamente su due postazioni — una per gli elicotteri e una per il traffico civile — una prassi che, in condizioni normali, viene evitata per ridurre il rischio di errore. L’aeroporto Ronald Reagan, da cui partiva il jet, non aveva attivato la separazione operativa prevista per le ore notturne. L’incidente ha sollevato interrogativi pesanti sulla gestione del traffico aereo e sulla sicurezza nei cieli della capitale. Le famiglie delle vittime, ancora in attesa di risposte, hanno accolto l’ammissione della FAA come un primo passo verso la verità, ma chiedono giustizia e una revisione profonda dei protocolli. Il disastro, ripreso anche da una webcam e diffuso sui social, ha mostrato l’impatto devastante e la caduta dei due velivoli nel fiume. Le autorità hanno promesso una revisione delle procedure operative e una maggiore attenzione alla distribuzione del carico di lavoro nei centri di controllo. Washington piange le sue vittime, mentre il sistema dell’aviazione civile americana si prepara a una riflessione necessaria. Dicembre potrebbe portare nuove regole, ma il dolore resta.

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