mercoledì, 30 Luglio, 2025
Cultura

Nasce l’Assisi Strategic Forum per la pace nel mondo

Associazioni, fondazioni, imprese, singole persone potranno concorrere alla costruzione di nuovi equilibri attraverso progetti che individuino le vere cause alla base dei conflitti e delle emergenze, proponendo soluzioni che rispettino il principio di equilibrio tra costi e benefici

In questi giorni gli appelli di pace si rincorrono in ogni luogo. Vengono dall’alto e dal basso, dai giovani e dai meno giovani, dalla Chiesa e dalla politica. Invocare la pace è sacrosanto, ma costruire la pace è ben altra cosa, richiede una assunzione di responsabilità anche individuali e gesti concreti di cooperazione nazionale e internazionale. E’ con questa idea che è nato l’Assisi Strategic Forum per iniziativa della Fondazione Thesan e della Fondazione Assisi Pax, in collaborazione con l’Accademia Mondiale di Scienze e Tecnologie Biomediche (WABT), l’Associazione Umanesimo ed Etica per la Società Digitale e il Trust Sofia.

Primo appuntamento, presumibilmente giugno 2027 nella città della fratellanza per antonomasia da cui il Forum prende il nome. In quella occasione saranno presentati i tre migliori progetti che associazioni, fondazioni, imprenditori o persone fisiche avranno sottoposto al comitato scientifico nei settori dell’acqua, energia, trasporto, salute e alimentazione, formazione, clima e religione. Tutti volti allo cooperazione internazionale e allo sviluppo dei territori fragili in nome della pace universale, che restituisca dignità e centralità all’uomo. “I progetti – spiega il dottor Maurizio Sarlo, responsabile delle Relazioni Esterne della fondazione Thesan – devono basarsi sul principio dell’equilibrio tra costi e benefici, che ovviamente non sono solo di carattere economico, ma anche morale, civile e ambientale. Ci sarà presto un manifesto, che indicherà quali forme dovranno avere i progetti da presentare nei diversi ambiti che abbiamo indicato”.

Maurizio Sarlo, responsabile delle Relazioni Esterne della fondazione Thesan
Maurizio Sarlo, responsabile delle Relazioni Esterne della fondazione Thesan

Il Forum, però, non sarà solo il luogo in cui confrontarsi sulle emergenze e sulle idee, ma un punto di partenza per cercare di dare vita ai 21 progetti che saranno risultati più in linea con il principio dell’equilibrio, attraverso azioni di sostegno concreto. “Il primo obiettivo che ci poniamo – prosegue Sarlo – è ottenere la riconoscibilità e, quindi, la visibilità per questi progetti. Il secondo è sostenerli attraverso la finanza, in particolare la microfinanza, che deriva dalle donazioni. Faremo in modo che i mecenati del mondo possano interessarsi a quello che stiamo immaginando e facendo”.

Le iniziative potranno riguardare qualsiasi località del mondo in cui sia necessario intervenire, cercando di individuare esattamente le cause e le soluzioni più etiche ai problemi. “Le vere emergenze – sottolinea Sarlo – sono legate alla conoscenza delle cause che portano il disastro. Se non se ne conosce la causa, il problema non si risolverà mai. Penso che le domande importanti siano, per esempio, vogliamo che l’energia, il trasporto o l’acqua siano gratuite o no? Se non dibattiamo questi aspetti macroscopici, noi l’economia reale la vedremo sempre più costretta in un’economia finanziaria di vertice, dove si hanno un sacco di bei propositi e si fanno tanti soldi, ma dove alla base i costi che intervengono sono talmente alti che di economia non se ne fa più”.

A presiedere il comitato tecnico scientifico del Forum il presidente dell’Associazione Umanesimo ed Etica per la Società Digitale, il Prof. Antonino Giannone, che ha così riassunto i presupposti strategici dell’Assisi Strategic Forum:

  • dare un fattivo contributo alla soluzione dei grandi problemi che attanagliano il Mondo intero;
  • porre al centro della cultura glo-cale (Globale e Locale) l’Essere Umano, in quanto Persona da rispettare con la sua Dignità e considerare parte del tutto;
  • passare (in economia e nel sociale) dalla “competitività alla cooperazione”;
  • istituire una giornata nelle scuole: “dalla competitività alla cooperazione”;
  • stabilire la soluzione per l’equilibrio migliore fra il modello da attuare nel comparto pubblico e quello del libero mercato;
  • indicare la migliore strategia diplomatica al fine di concedere, ad ogni Paese, l’opportunità di cooperare globalmente e progredire con equilibrio etico condiviso;
  • indicare il corretto connubio fra l’innovazione tecnologica, in particolare l’Intelligenza Artificiale, e il rispetto della Persona Umana;
  • avanzare un concetto di Religione cooperativo e non competitivo.
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