In Italia, oltre un milione di giovani non studiano né lavorano, ed è un compito arduo per il sistema pubblico riuscire a intercettarli. Il Ministro del Lavoro, Marina Calderone, e Vincenzo Caridi, Capo del Dipartimento Politiche Attive del Ministero del Lavoro, hanno presentato AppLI, un assistente virtuale per il lavoro, mirato a colmare questi divari. “Con AppLI vogliamo parlare il linguaggio delle nuove generazioni, offrendo supporto continuo e motivazionale”, ha dichiarato Caridi, aggiungendo che non si tratta solo di uno strumento tecnologico, ma di un alleato per accompagnare ogni giovane verso un percorso personalizzato di occupazione.

AppLI non è un chatbot generico, ma una piattaforma di intelligenza artificiale specializzata nel lavoro in Italia, integrata con i servizi pubblici. È in grado di fornire risposte concrete e aggiornate, conservare la storia degli utenti e proporre percorsi su misura. “Sarà il nuovo standard per l’interfaccia conversazionale del sistema pubblico del lavoro, dai Centri per l’Impiego all’INPS e alle Regioni”, ha ribadito Caridi.
Questo assistente è concepito come un coach digitale, non un’entità impersonale, per supportare gli utenti nella loro crescita professionale e personale. “AppLI aiuta a individuare i percorsi più adatti e integra le informazioni provenienti dai servizi pubblici, offrendo risposte basate su dati reali e aggiornati tramite tecnologie avanzate”, ha spiegato Caridi.
Nato per affrontare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, AppLI si avvale della sinergia con il SIISL e l’INPS, orientando gli utenti verso le opportunità più appropriate in tempo reale, in tutto il territorio nazionale. È uno strumento accessibile non solo per i giovani, ma per chiunque necessiti di supporto per navigare il mercato del lavoro con competenza.
Infine, Caridi ha sottolineato l’importanza di etica, inclusione e governance nel progetto. “Ogni funzionalità di AppLI è pensata per tutelare le persone, garantendo trasparenza, tracciabilità e rispetto dei diritti”, ha affermato. AppLI è equipaggiato con guard-rail valoriali, sistemi di auditing e meccanismi di equità algoritmica, con la previsione di un advisor etico per valutare l’impatto sociale e rafforzare la fiducia nei servizi pubblici digitali.