Nel primo semestre del 2025, l’Italia ha registrato un aumento del 9,3% nei flussi turistici aeroportuali provenienti dai principali Paesi balcanici. A rilevarlo è l’Ufficio Studi Enit, che ha diffuso oggi i dati in occasione dell’apertura del forum “Bridging Destinations”, il primo summit italo-balcanico dedicato al turismo, alla presenza dei ministri Daniela Santanchè (Turismo) e Antonio Tajani (Affari Esteri). La Grecia si conferma il primo mercato di origine tra i Paesi dell’area adriatico-ionica, con oltre 254.000 arrivi nei primi sei mesi dell’anno, in crescita del 7,3% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Molto significativo il balzo in avanti dell’Albania, con 110.468 arrivi, pari a un incremento del 29,5%, segno di una crescente propensione a viaggiare verso l’Italia da parte del pubblico albanese, anche grazie alla forte comunità presente nel Paese.
La Bulgaria, pur registrando una lieve flessione (-2,5%), ha comunque contribuito con 51.764 arrivi, mantenendo una presenza stabile e significativa.
I numeri del 2024
Se si guarda all’intero 2024, la Croazia è stato il Paese balcanico con il maggior numero di turisti in Italia: 1,9 milioni di arrivi, davanti ad Albania (792.000) e Grecia (780.000). Un dato che sottolinea l’intensità dei rapporti turistici e culturali tra Italia e Croazia, anche grazie alla vicinanza geografica e alle frequenti rotte marittime. In termini di spesa turistica, nel 2024 sono stati i visitatori greci a spendere di più in Italia, con un volume stimato di 367 milioni di euro, seguiti da quelli albanesi (363 milioni) e croati (290 milioni). Si tratta di numeri che confermano il ruolo strategico dei Paesi balcanici per il sistema turistico italiano, non solo in termini di presenze ma anche di ricadute eco
Il forum “Bridging Destinations” nasce con l’obiettivo di rafforzare le sinergie tra l’Italia e i Paesi della penisola balcanica, promuovendo cooperazione, investimenti e strategie comuni nel turismo. “Questi dati ci confermano che il futuro del turismo italiano guarda sempre più a Est”, ha dichiarato la ministra Santanchè, mentre il ministro Tajani ha sottolineato l’importanza di “costruire ponti di mobilità, cultura e impresa con un’area ricca di potenzialità e affinità con il nostro Paese”.
