Il mondo dello sport italiano ha scelto il suo nuovo leader. Luciano Buonfiglio è il nuovo Presidente del Coni, eletto con 47 voti sui 81 espressi dal Consiglio Nazionale Elettivo, riunitosi oggi al Palazzetto Polifunzionale del Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ a Roma. Un’elezione che ha sancito la sua netta affermazione sul principale sfidante Luca Pancalli, fermatosi a 34 voti. Nessuna preferenza, invece, per gli altri quattro candidati: Franco Carraro, Mauro Checcoli, Pierluigi Giancamilli e Carlo Iannelli.
Una vita per lo sport
Nato il 15 novembre 1950, Luciano Buonfiglio è una figura storica della canoa italiana, disciplina alla quale ha dedicato un’intera carriera. Da atleta ha collezionato 36 presenze con la Nazionale, partecipando a cinque edizioni dei Campionati del Mondo e alle Olimpiadi di Montreal 1976. Dopo il ritiro nel 1980, è rimasto sempre al fianco dello sport: prima come consigliere della Federazione Italiana Canoa Kayak (FICK), poi come membro dell’European Canoe Association e presidente del comitato organizzatore dei Mondiali 1999 e degli Europei 2003 a Milano. Dal 2005 ha guidato la FICK, mentre dal 2013 al 2018 è stato vicepresidente del CONI sotto la presidenza Malagò.
Un’elezione nel segno della continuità
Nel suo primo discorso da presidente, Buonfiglio ha scelto toni istituzionali e inclusivi. “Dobbiamo essere consapevoli delle competenze che abbiamo attorno”, ha dichiarato. “Dobbiamo impegnarci ad arrivare nei porti internazionali perché vuol dire rafforzare il prestigio ed essere presenti dove si decide. E solo se ci sei, puoi essere protagonista”.
Ha poi ringraziato Giovanni Malagò “per quanto fatto in questi dodici anni” e rivolto parole di rispetto al rivale Pancalli: “Non era facile ma desidero sottolineare la sua correttezza, a lui va il mio più affettuoso saluto”.
Sguardo al futuro
Luciano Buonfiglio non ha nascosto la portata della sfida che lo attende: “Non è il tempo delle parole perché ci aspettano i fatti. Ora si elegge una giunta particolarmente importante perché c’è un grande cambiamento. Vi invito a votare con il cervello prima che con il cuore”.