Il caro-vita non risparmia nessuno, e a farne le spese non sono soltanto le spese ordinarie: anche le vacanze iniziano a diventare un lusso per molti. Negli Stati Uniti, secondo il Summer Travel Survey 2025, solo il 46% dei giovani prevede di partire quest’estate. Ma ciò che colpisce è il dato che spiega il motivo di tante rinunce: per il 68%, il peso delle spese quotidiane impedisce qualsiasi uscita straordinaria. E tra chi resta a casa, il0 65% lo fa per ragioni strettamente economiche. Ancora più allarmante, quasi un giovane su tre (29%) che partirà lo farà indebitandosi. Anche in Italia la situazione è simile. L’Osservatorio Mare Italia segnala un +8% sui prezzi delle vacanze rispetto al 2024, e nei primi tre mesi del 2025 le richieste di prestiti personali per motivi turistici sono cresciute del 18%, superando i 100 milioni di euro.
In questo contesto, c’è chi prova a offrire un’alternativa concreta: tornano in auge, in forma moderna, le “colonie” estive, oggi trasformate nei campus aziendali per figli di dipendenti. A guidare questo nuovo modello è Eudaimon, realtà pioniera del welfare italiano, oggi parte del gruppo Epassi. Quest’estate, saranno oltre 1.200 i ragazzi coinvolti nei suoi programmi estivi, tra natura, sport, sostenibilità e socializzazione.
Welfare concreto
“Vogliamo raccogliere l’eredità delle colonie di una volta – spiega Alberto Perfumo, CEO di Eudaimon – ma con strumenti e servizi adatti ai tempi di oggi. Offriamo un welfare concreto che sostiene le famiglie nel pieno di un’emergenza sociale come quella dell’aumento del costo della vita”. I numeri parlano chiaro: +20% di iscritti rispetto al 2024 e +30% sul 2023. Le mete preferite? Mare (663 partecipanti), montagna (554) e, in crescita, soggiorni all’estero (75). I più numerosi sono i ragazzi delle scuole medie (462), seguiti da quelli delle superiori (383) e delle elementari (302).