ROMA (ITALPRESS) – "Rileviamo una disparita' nel diritto di accesso alle cure sul territorio nazionale, determinato dalla scelta di alcune Regioni di non autorizzare la ripresa delle attivita' di assistenza ambulatoriale e per acuti. Non comprendiamo, infatti, la scelta di quei governatori che, nonostante le norme favorevoli alla ripresa contenute nei decreti del Governo e a fronte di un indice di contagio da Covid-19 in continua diminuzione su tutto il territorio nazionale, sono rimasti fermi nel voler mantenere le restrizioni alla possibilita', per le strutture private, di erogare prestazioni a beneficio della salute di tutti gli italiani". Lo dichiara Barbara Cittadini, presidente dell'Aiop (Associazione Italiana Ospedalita' Privata). "Desideriamo ricordare – prosegue – che le restrizioni permangono in regioni il cui tasso di contagio da Covid-19 risulta essere piu' basso rispetto ad altre realta' nelle quali l'attivita' di assistenza e' gia' ripresa nella sua normalita'. Siamo, inoltre, preoccupati perche' questa condizione sta determinando l'acuirsi del fenomeno delle liste d'attesa, oltre a un aumento dei decessi a causa di patologie 'non Covid', determinato dalla diminuzione dell'offerta di salute. La componente di diritto privato – conclude Cittadini – sollecita le Istituzioni affinche' le attivita' di assistenza ripartano con immediatezza su tutto il territorio nazionale, evitando qualsiasi rischio per la salute degli italiani. Riteniamo che solo cosi' possa trovare piena attuazione l'art. 32 della Costituzione che qualifica come 'inviolabile' il diritto alla salute del cittadino e l'interesse della collettivita'. Oggi piu' che mai, la salute degli italiani va tutelata in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale". (ITALPRESS). ads/com 19-Mag-20 15:39