Al termine del vertice G7 in Canada Giorgia Meloni ha affrontato il tema del crescente conflitto tra Iran e Israele, ribadendo la necessità di un approccio diplomatico per evitare l’escalation e contenere la minaccia rappresentata dal regime di Teheran. “Noi sappiamo che oggi c’è una minaccia e che bisogna lavorare per disinnescarla”, ha detto Meloni in conferenza stampa, rispondendo a una domanda sulle parole del Cancelliere tedesco Friedrich Merz, secondo cui Israele “sta facendo il lavoro sporco per tutti noi”. Il Premier ha confermato che l’Italia, come molti altri partner internazionali, condivide la preoccupazione per la stabilità della regione e l’eventualità che l’Iran possa dotarsi dell’arma atomica.
Meloni ha sottolineato che, pur nella complessità dello scenario, “siamo tutti convinti che la minaccia vada disinnescata con delle negoziazioni”, ma ha ammesso che un primo tentativo in tal senso non ha portato ai risultati sperati. Il Presidente del Consiglio non ha nascosto la delusione per l’esito delle trattative, ma ha lasciato aperto uno spiraglio per nuove iniziative diplomatiche.
Scenario diverso
“Penso che sia possibile oggi uno scenario diverso – ha continuato – in cui si arriva a delle negoziazioni e si raggiunge l’obiettivo che tutti condividiamo, che è la rinuncia da parte dell’Iran a essere una potenza nucleare”. Una posizione netta, che punta a rafforzare la linea del G7 sull’urgenza di evitare una corsa agli armamenti nucleari in Medio Oriente. Meloni ha anche messo in guardia sulle implicazioni globali della crisi: “L’Iran come potenza nucleare non sarebbe una minaccia solamente per Israele, sarebbe una minaccia anche per tutti noi”.