martedì, 17 Giugno, 2025
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Lettera aperta ai colleghi giornalisti italiani. Torniamo alla notiziabilità.

Amici, sento il bisogno di chiederVi una mano per provare a innestare uno scatto di orgoglio professionale, corale, della nostra categoria per la crescita della società italiana. Papa Leone si è rivolto nelle scorse settimane prima di tutto a noi, per innescare una rinascita morale della società. Vogliamo dargli una risposta nelle cose, oltre la personale preghiera? Vogliamo tutti, insieme, guardandoci negli occhi e vivendo in semplicità senza false e ipocrite pretese personali, puntare davvero alla notiziabilità delle cose che ci accadono e di cui siamo chiamati a rendere testimonianza?

La crisi di sistema, i cortocircuiti mediatici, le appartenenze, le volgarità e le scempiaggini, le eccezioni hanno da tempo preso il posto delle regola, della prima regola, del buon gusto, della ricerca della Verità. Per me si chiama notiziabilità, quando una cosa prende forma e il giornalista la può rendere interessante e pubblica per creare informazione, riflessione, opportunità e Speranza. Si chiama informazione di qualità, ha Valore; in tanti nobilitano l’espressione parlando di società dell’informazione e di “comunicazione” quando tra tante info, più di qualcuna è capace di parlare al proprio target di riferimento. Questo Valore porta in sè un contributo economico e un carico di Speranza formidabile. Lo sanno molto bene il Presidente Mattarella e Papa Leone XIV che recentemente ne hanno parlato e non mancano mai di richiamarci al nostro ruolo centrale di pontieri nella società.

Se la notiziabilità torna a essere la comune metrica per misurare la produzione saremmo tutti più ricchi e non dovremmo avere paura del servizio scandalistico cattivo che cerca solo il marcio in Danimarca… Ero in America quando Striscia la Notizia ha abbaiato su Immediapress di Adnkronos. Adesso sento che tante Agenzie sono impaurite e l’informazione in Italia delle cose che funzionano, “che non fanno notizia” rischia di perdere attenzione e terreno che gli sono propri. Sono gli spazi autoprodotti delle cose che funzionano e che creano Speranza e Reputazione, le Buone Notizie, che comunque devono seguire le regole della Verità, della Verifica e della notiziabilità. Con garbo. Senza urlare o scadere nei teatrini volgari a cui ci spingono i social. Sono spazi di riflessione che diventano persino spazi di Networking in cui riconoscersi. Riusciamo a gettare l’acqua sporca lasciando vivo il bambino?

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