Non si ferma l’escalation militare in Medio Oriente. Nella notte si sono intensificati gli attacchi tra Israele e Iran, con un nuovo scambio di fuoco missilistico che ha causato morte e distruzione. Secondo fonti israeliane e iraniane, diverse basi militari sono state colpite in entrambi i Paesi, con un bilancio provvisorio di sette morti, sette dispersi e circa 200 feriti, come riporta il quotidiano israeliano Haaretz. Missili sarebbero stati lanciati anche dallo Yemen, in quello che appare un allargamento del conflitto a nuovi fronti regionali. Le forze armate israeliane, attraverso un messaggio su Telegram, hanno riferito di aver colpito “lanciamissili identificati in territorio iraniano”, precisando che “nell’ultima ora, l’aviazione israeliana ha completato una nuova serie di attacchi contro depositi e infrastrutture per il lancio di missili nell’Iran occidentale”.
Nel pieno del caos, si è espresso anche il Presidente statunitense Donald Trump, attraverso la piattaforma Truth Social: “Gli Stati Uniti non hanno nulla a che fare con l’attacco all’Iran della notte scorsa. Ma se fossimo attaccati, l’intera potenza delle nostre forze armate si abbatterebbe sull’Iran a livelli mai visti prima. Ma possiamo facilmente raggiungere un accordo tra Iran e Israele e porre fine a questo sanguinoso conflitto”.
