Una nuova tragedia ha colpito il sud della Striscia di Gaza questa mattina: almeno 24 palestinesi sono stati uccisi e decine di altri feriti nei pressi di un centro per la distribuzione di aiuti umanitari nella zona di Mawasi, a Rafah. Lo riferiscono fonti sanitarie locali, controllate dal gruppo armato Hamas, che parlano di un attacco dell’esercito israeliano in un’area in cui si erano radunate numerose persone in cerca di beni di prima necessità. Secondo la ricostruzione fornita dalle Forze di difesa israeliane (Idf), i militari hanno aperto il fuoco contro “alcuni sospetti che avanzavano verso le truppe“, lungo i percorsi designati per l’accesso ai siti di distribuzione degli aiuti. Le stesse fonti militari riferiscono che i sospetti avrebbero deviato dai corridoi umanitari, avvicinandosi in modo minaccioso ai soldati. “Le Idf sono a conoscenza delle segnalazioni di vittime e i dettagli dell’incidente sono in fase di analisi”, ha dichiarato un portavoce.
Le autorità militari israeliane sottolineano inoltre che la distribuzione degli aiuti è affidata alla Gaza Humanitarian Foundation, che opera “in modo indipendente”, e ribadiscono che le truppe “non stanno impedendo l’arrivo di civili” ai centri umanitari. Secondo il portavoce dell’esercito, i colpi sono stati sparati a circa mezzo chilometro di distanza dal sito di distribuzione, contro “diversi sospetti” giudicati potenzialmente pericolosi.
Precisazione
Dal canto suo, la Gaza Humanitarian Foundation ha precisato che “tutta la distribuzione degli aiuti è avvenuta senza incidenti” e ha chiarito di non avere alcun controllo su ciò che accade all’esterno dei propri perimetri operativi. “Non siamo a conoscenza delle attività dell’esercito israeliano al di fuori della nostra area di competenza, che rimane una zona di guerra attiva”, si legge nella dichiarazione diffusa oggi.