Si è spento a Roma, all’età di 87 anni, Nino Benvenuti, uno dei più grandi pugili italiani di tutti i tempi. La notizia della sua morte ha scosso il mondo dello sport e suscitato commozione in tutto il Paese. Nato a Isola d’Istria il 26 aprile 1938, Benvenuti è stato un campione sul ring e un simbolo fuori, ambasciatore della disciplina, dell’eleganza e della resilienza italiana. La sua carriera sportiva è stata costellata di successi che hanno scritto la storia: medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma nel 1960 nella categoria dei pesi welter, campione del mondo dei superwelter tra il 1965 e il 1966, campione europeo e poi mondiale dei pesi medi tra il 1965 e il 1970. Il 1968 fu l’anno della consacrazione con il premio ‘Fighter of the Year’, mentre nel 1992 fu il primo italiano a entrare nella International Boxing Hall of Fame.
Il ricordo
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto omaggiarlo con un messaggio carico di gratitudine e rispetto: “Addio a Nino Benvenuti, campione straordinario e simbolo di un’Italia fiera, coraggiosa, capace di rialzarsi. Grazie per i tuoi combattimenti sul ring e per quelli in difesa della verità. L’Italia non ti dimenticherà”. Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha espresso il cordoglio del mondo sportivo italiano, annunciando bandiere a mezz’asta a Palazzo H in segno di lutto. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha proposto un’iniziativa ufficiale per ricordarlo in Senato, definendolo “un ambasciatore italiano nel mondo”.