sabato, 17 Maggio, 2025
Attualità

Sconcertante chat tra studenti a Bassano: offese alle vittime di femminicidio, interviene Zaia

Un episodio che scuote le coscienze e solleva interrogativi profondi su quanto ancora resti da fare per costruire una società fondata sul rispetto e sull’uguaglianza. Al centro della bufera, una chat tra studenti di un istituto scolastico di Bassano del Grappa in cui sarebbero stati condivisi messaggi e contenuti offensivi e irrispettosi nei confronti delle vittime di femminicidio Giulia Tramontano, Mariella Anastasi e Giulia Cecchettin. Le modalità e i toni emersi avrebbero assunto connotazioni talmente gravi da suscitare una reazione pubblica immediata. A prendere posizione in modo netto è stato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha commentato con parole dure e cariche di sconcerto: “È difficile credere che una chat simile possa davvero esistere. Quanto emerso suscita sgomento e solleva interrogativi profondi sul percorso che ancora resta da compiere per contrastare la violenza di genere e promuovere una cultura del rispetto”.
Zaia ha poi sottolineato come, pur non essendo un giurista, auspichi che la giustizia faccia pienamente il proprio corso: “Se dalle indagini dovessero emergere profili penalmente rilevanti, mi auguro che siano adottati tutti i provvedimenti previsti”.

Livello educativo

Il Presidente ha anche evidenziato la necessità di agire a livello educativo per prevenire simili derive culturali, richiamando l’importanza dell’educazione civica nelle scuole e della trasmissione di valori fondamentali: “Episodi come questo rappresentano un segnale allarmante e impongono una riflessione seria. È essenziale che, a partire dalla scuola, si promuova un’educazione ai valori fondamentali della convivenza civile e del rispetto dell’altro”. Infine, un appello diretto ai giovani coinvolti, affinché colgano questa occasione come momento di responsabilizzazione: “Ai ragazzi coinvolti rivolgo un invito a riflettere sulle proprie azioni, a prendere consapevolezza della gravità di quanto accaduto e ad assumersi la responsabilità del cambiamento. Le parole, anche quando pronunciate in contesti virtuali, hanno un peso e possono generare conseguenze molto reali”.

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