La battaglia contro il Mes torna al centro del dibattito politico italiano. Con una dichiarazione dai toni netti, il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha ribadito la ferma opposizione della Lega al Meccanismo europeo di stabilità, definendolo “un cappio al collo” che l’Italia deve definitivamente respingere. E rilancia: “Proponiamo di liquidare la nostra quota e riprenderci i 15 miliardi”. “Il Parlamento ha già respinto questo tentativo dell’Ue E grazie anche alla posizione chiara della Lega, che combatte il Mes sin dai tempi di Monti”, afferma Salvini in una nota ufficiale. “Da una sua trasformazione in ‘salva banche’ non trarremmo alcun vantaggio, perché le banche italiane sono solide. Se Bruxelles insiste, allora noi rispondiamo proponendo di ritirare la nostra quota: con quei soldi potremmo abbassare le tasse, investire e aumentare le pensioni, lasciando agli altri la libertà di fare ciò che vogliono”.
Il Mes, fin dalla sua nascita nel 2012, è stato oggetto di accese controversie nel panorama politico italiano. La Lega, in particolare, ne ha sempre contestato l’utilità e i presunti rischi legati a una possibile ingerenza nelle finanze pubbliche nazionali.
La proposta della Lega
Oggi, la nuova proposta leghista va ben oltre il semplice “no” alla ratifica della riforma: si parla apertamente di restituire la partecipazione italiana al fondo europeo, un’ipotesi che, se portata avanti, aprirebbe un fronte di scontro diretto con Bruxelles e con i partner europei. I 15 miliardi citati da Salvini rappresentano la quota capitale versata dall’Italia nel fondo, un patrimonio che – secondo la visione leghista – potrebbe essere liberato per scopi più utili al Paese, a partire da misure economiche rivolte a famiglie e imprese.
Superbollo auto
Nel frattempo Salvini interviene anche su un altro fronte: quello del superbollo auto, l’imposta aggiuntiva sulle vetture di maggiore potenza, che da anni rappresenta un elemento critico nel mercato dell’automotive italiano. Durante l’inaugurazione di ‘House of Mobility’ a Verona, rassegna dedicata al futuro della mobilità, Salvini ha annunciato che il suo ministero sta lavorando a una riforma graduale del superbollo, basata su scaglioni di cilindrata. “È una tassa che porta più svantaggi che benefici, anche per lo Stato”, ha detto. “Stiamo valutando i costi e gli scaglioni per superare una misura che ha ingessato il mercato. L’eliminazione totale sarebbe la mia idea, ma possiamo arrivarci per gradi”.
Nel dettaglio, il progetto punta a superare l’attuale sistema punitivo per le auto di alta potenza, accusato da anni di aver causato una fuga di immatricolazioni all’estero e un crollo del mercato delle vetture di fascia alta.