Gli italiani si confermano sempre più digitali. Secondo i dati diffusi dall’Istat nell’indagine ‘Aspetti della vita quotidiana’, tra il 2023 e il 2024 è aumentata la quota di persone che effettuano acquisti online, con un incremento di 2,2 punti percentuali. I beni più richiesti sono capi di abbigliamento (23,2%) e articoli per la casa (13,7%), segno di una fiducia crescente verso l’e-commerce anche nei settori tradizionali. Parallelamente, si consolida l’abitudine a utilizzare siti web e app per reperire informazioni dalla Pubblica amministrazione, anche se diminuisce l’uso per attività pratiche come il download di moduli ufficiali (-9,6 punti percentuali) e la prenotazione di appuntamenti (-8 punti percentuali).
Lo studio rientra nel programma strategico del decennio digitale 2030 e contribuisce anche al monitoraggio degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Internet
Il 2024 vede un tasso di diffusione di Internet pari all’86,2% (+2,5 punti rispetto al 2023). Tuttavia, le differenze tra fasce d’età e aree geografiche rimangono evidenti. Mentre il 93,4% delle famiglie con membri tra i 16 e i 74 anni ha accesso alla rete, solo il 60,6% delle famiglie composte esclusivamente da anziani (65 anni e più) dispone di una connessione domestica. Quasi totale, invece, l’accesso tra le famiglie con minori (99,1%). Dal punto di vista territoriale, il Mezzogiorno continua a registrare un ritardo: il tasso di famiglie connesse è inferiore di 4,8 punti percentuali rispetto al Centro-Nord. Le regioni più connesse sono Veneto e Friuli Venezia Giulia (89,3%), seguite dal Trentino-Alto Adige (89,1%), mentre Sicilia, Molise e Basilicata chiudono la classifica.
L’accesso alla rete è anche strettamente correlato al titolo di studio: Internet è disponibile nel 98,3% delle famiglie con almeno un laureato, mentre scende al 65,3% tra quelle in cui il livello massimo di istruzione è la licenza media.
Cresce l’uso della rete tra adulti e anziani
Nel 2024, l’81,9% della popolazione di sei anni e più ha utilizzato Internet nei tre mesi precedenti all’indagine. L’aumento è particolarmente evidente tra le persone anziane: nella fascia 65-74 anni l’incremento è di 7,6 punti percentuali, e tra gli over 75 è di 6,7 punti. Permangono, però, divari di genere e territoriali. Gli uomini accedono alla rete più delle donne (84,5% contro 79,5%), ma la differenza è rilevante solo tra gli over 60. A livello geografico, il Mezzogiorno è ancora indietro di 7 punti percentuali rispetto al Nord.
Anche il livello di istruzione influenza l’uso di Internet: quasi tutti i laureati (95,8%) navigano sul web, mentre la percentuale scende al 69,7% tra chi ha solo la licenza media. Le differenze tra le categorie professionali si sono invece ridotte, con un uso molto diffuso anche tra gli operai (92%).
Chattare, guardare video e cercare informazioni
L’indagine Istat conferma che gli italiani utilizzano Internet soprattutto per comunicare. Il 73,4% ha usato servizi di messaggeria istantanea, il 66% ha effettuato chiamate online e il 62% ha usato la posta elettronica. Guardare video su piattaforme come YouTube, Instagram o TikTok è un’abitudine per il 57,4% degli utenti. Sempre più diffuso anche l’ascolto della musica in streaming (49,4%), mentre quasi la metà degli utenti naviga per cercare informazioni su prodotti e servizi (48,2%) o su temi legati alla salute (46%). Infine, il 44,3% degli internauti ha utilizzato Internet per gestire operazioni bancarie.