sabato, 26 Aprile, 2025
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25 aprile, Mattarella: “È sempre tempo di Resistenza, lo insegna Papa Francesco”

L’Italia celebra l’80° anniversario della Liberazione. Meloni: “Onoriamo i valori democratici negati dal Fascismo”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella depone una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto, nel 80° anniversario della Liberazione
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella depone una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto, nel 80° anniversario della Liberazione

È stato un 25 aprile carico di significati profondi quello che ieri l’Italia ha celebrato nell’80° anniversario della Liberazione. Un giorno che, come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “non appartiene soltanto alla memoria, ma alla coscienza civica di oggi e di domani”. Parole, insomma, che chiaramente invitano a non lasciare scadere in ritualità stanca la festa che segna la fine del nazifascismo e l’inizio della democrazia. L’eco della parola Resistenza ha attraversato ieri l’intero Paese, dalle istituzioni ai cittadini, dalle cerimonie ufficiali alle piazze colme di associazioni partigiane, studenti, lavoratori, rappresentanze religiose e politiche.

“L’idea di Europa nacque dalla Resistenza”

Dopo aver reso omaggio all’Altare della Patria a Roma, dove ha deposto una corona d’alloro al Milite Ignoto, il Capo dello Stato ha proseguito il suo percorso simbolico a Genova, città medaglia d’oro al valor militare, teatro di un’epica insurrezione che anticipò la resa tedesca nel Nord Italia. Nel suo intervento al Teatro Ivo Chiesa, Mattarella ha fatto vibrare la coscienza collettiva: “Non ci può essere pace soltanto per alcuni, benessere per pochi, lasciando miseria, fame, sottosviluppo, guerre, agli altri. È la grande lezione che ci ha consegnato Papa Francesco. Ecco perché è sempre tempo di Resistenza”.

Genova - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella procede alla deposizione di una corona d’alloro
Genova – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella procede alla deposizione di una corona d’alloro

Richiamando la figura di Aldo Gastaldi, il partigiano ʼBisagnoʼ, simbolo dell’etica partigiana, e citando il Codice di Cichero, che imponeva ai comandanti partigiani di dormire per ultimi e mangiare per ultimi, Mattarella ha voluto rimarcare la dimensione etica della lotta di liberazione: “Un esercizio di responsabilità che univa fraternità, giustizia, rispetto per il prossimo”.

Il Presidente ha poi legato la memoria della Resistenza italiana a un orizzonte europeo e internazionale: “Anche dalle diverse Resistenze nacque l’idea dell’Europa dei popoli. Furono esponenti antifascisti a elaborare l’idea di un’Europa unita, contro la tragedia dei nazionalismi che avevano scatenato le guerre civili europee”. A Genova ha reso omaggio anche a figure come quella di Luciano Bolis, antifascista e repubblicano, torturato dalle Brigate nere e sepolto a Ventotene accanto ad Altiero Spinelli, autore del Manifesto per l’Europa libera e unita.

L’appello alla partecipazione politica

Genova - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’80° anniversario della Liberazione, oggi 25 aprile 2015
Genova – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’80° anniversario della Liberazione, oggi 25 aprile 2015

Mattarella ha ricordato nel suo intervento anche Guido Rossa, l’operaio ucciso dalle BR nel 1979, simbolo del rifiuto del terrorismo da parte del mondo del lavoro. “La sua testimonianza appartiene a quei valori di integrità e coraggio che edificarono la Repubblica”. Il Presidente ha lanciato poi un appello forte contro il disimpegno civile: “Non possiamo arrenderci all’assenteismo dei cittadini dalla cosa pubblica. L’esercizio democratico sostanzia la nostra libertà. Partecipare è rispetto per chi ha sacrificato tutto per restituirci la cittadinanza piena”. Mattarella ha concluso con parole che vanno oltre il ricordo: “Il regime aveva reso normale la guerra. La Resistenza si pose l’obiettivo della pace come condizione normale dei rapporti tra popoli. In gioco erano le ragioni della vita contro l’esaltazione del culto della morte”.

“Il 25 aprile sia momento di concordia nazionale”

Parallelamente, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha diffuso un messaggio in cui ha espresso il desiderio che questa giornata diventi occasione di unità: “Oggi l’Italia celebra l’ottantesimo Anniversario della Liberazione. La Nazione onora la sua ritrovata libertà e riafferma la centralità dei valori democratici negati dal fascismo. La democrazia trova forza se si fonda sul rispetto dell’altro”. Meloni ha quindi invitato a “contrastare ogni forma di totalitarismo, autoritarismo e violenza politica”, sottolineando il valore della ricorrenza anche come strumento per “rinnovare l’impegno democratico in nome della libertà”.

La comunità in piazza

A Roma, significativa la presenza della Brigata Ebraica e della Comunità Ebraica in piazza a Porta San Paolo. Dietro lo striscione ʼSempre antifascistiʼ, hanno sfilato cittadini e testimoni, ribadendo il valore della lotta partigiana contro ogni forma di antisemitismo, anche alla luce dei recenti episodi di tensione. Un gesto di condanna netta è arrivato dal Presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha definito “gravissimi” gli episodi di intolleranza: “Ogni forma di antisemitismo e violenza va condannata con fermezza, senza ambiguità”.

Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico

A Milano, lʼAnpi ha guidato il tradizionale corteo partito da Porta Venezia. In piazza, la Segretaria del Partito Democratico Elly Schlein: “Il 25 aprile è tutti i giorni. Resistenza, liberazione e libertà sono atti fondativi della nostra Repubblica”. Con lei anche il Sindaco Giuseppe Sala che ha criticato l’invito alla “sobrietà” del Ministro Musumeci: “Un invito incomprensibile. La Liberazione è una festa nazionale e deve esserlo per tutti”.

Dal centro alle periferie

Giuseppe Conte, presidente M5S
Giuseppe Conte, presidente M5S

Lorenzo Fontana, Presidente della Camera, ha definito il 25 aprile “un tributo alla memoria e un impegno per una società fondata su democrazia e pace”. Anche il Ministro della Difesa Crosetto ha ricordato che “la Repubblica nasce dal coraggio per la libertà”, mentre Matteo Salvini ha sottolineato l’aspetto pluralista della Resistenza, ricordando “il pensiero federalista come garanzia democratica” di molti partigiani. L’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha scritto: “Omaggiamo chi 80 anni fa chiuse le porte al nazifascismo, alla guerra e all’odio. Dobbiamo essere uniti nell’impegno a non riaprirle mai più”.

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