Si è tenuto al Mimit il primo tavolo plenario sul piano industriale 2025-2027 di STMicroelectronics, alla presenza dell’azienda, delle organizzazioni sindacali, delle Regioni Siciliana e Lombardia e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha presieduto i lavori in coordinamento con il Mef. L’incontro segna l’avvio del confronto su un settore strategico come quello della microelettronica, cruciale per la transizione digitale e per la competitività industriale nazionale ed europea. Urso ha ribadito l’intenzione del governo di ottenere un protocollo d’intesa condiviso – sull’esempio di Eni Versalis e Beko – che metta l’Italia al centro delle strategie di STM, coinvolgendo istituzioni, sindacati e territori. “Il piano dovrà chiarire con precisione le sue ricadute sull’Italia, sia a breve che nel lungo periodo”, ha spiegato il ministro.
Durante il tavolo, STMicroelectronics ha confermato investimenti complessivi per 6,5 miliardi di euro in Europa nel triennio 2025-2027, di cui 4 miliardi destinati all’Italia. Il sito di Catania riceverà 2,6 miliardi solo nella prima fase del piano e sarà il centro dell’investimento strategico a lungo termine, destinato a diventare il più importante polo europeo per la produzione di carburo di silicio da 200 mm con ciclo verticale integrato. Complessivamente, l’investimento previsto su Catania entro il 2032 è pari a 5 miliardi di euro, di cui 2 miliardi in risorse pubbliche autorizzate dalla Commissione UE.
Sito di Agrate
Anche il sito di Agrate sarà potenziato: la produzione di wafer da 300 mm aumenterà progressivamente da 4.000 a settimana fino a 14.000 entro il 2030. L’azienda ha assicurato che nessun sito verrà chiuso e che ogni stabilimento manterrà la propria specificità, aprendo al tempo stesso un dialogo strutturato con le parti sociali. Urso ha inoltre annunciato l’istituzione di un tavolo nazionale di settore sulla microelettronica, che coinvolgerà oltre a STM anche altri attori industriali, le Regioni, le associazioni di categoria, i sindacati e i soggetti pubblici: “È necessario definire una strategia nazionale per lo sviluppo del settore, che consolidi la posizione dell’Italia nelle filiere europee dei semiconduttori”.