Ieri Sergio Mattarella ha posto l’accento su due principi cardine dello Stato democratico e della società civile italiana: il diritto alla difesa e il diritto alla salute, temi centrali espressi rispettivamente nei messaggi inviati per l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2025 e per la Giornata Mondiale della Salute. Nel messaggio inviato al Presidente del Consiglio Nazionale Forense Francesco Greco il Capo dello Stato ha sottolineato il valore imprescindibile del diritto alla difesa: “In occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025, invio volentieri all’Avvocatura il mio cordiale saluto”, ha scritto Mattarella, riconoscendo il ruolo fondamentale degli avvocati quali garanti della tutela delle libertà individuali e collettive: “L’Avvocatura è chiamata sempre di più ad assicurare il proprio contributo di tutela delle istanze provenienti dai cittadini e dalle articolazioni della società civile, per rendere effettiva la vigenza dei diritti”.
Mattarella ha definito il diritto alla difesa “valore fondamentale dello Stato di diritto”, collegandolo alla dignità, libertà e autonomia della persona. Ha rimarcato, inoltre, l’importanza della collaborazione tra tutti gli operatori della giustizia, precisando che “nella distinzione dei ruoli e delle funzioni, tutti gli attori della giurisdizione concorrono a rafforzarne la cultura, con auspicato spirito di autentica collaborazione”. L’esercizio della professione forense, secondo il Presidente, deve essere caratterizzato da competenza e rigore, elementi essenziali per garantire la qualità della giustizia. Il Capo dello Stato ha espresso apprezzamento per l’azione svolta dal Consiglio Nazionale Forense, definendola “preziosa” per l’intero sistema giuridico italiano.
Investire in sistemi sanitari capaci
Parallelamente, in occasione della Giornata Mondiale della Salute, Mattarella ha evidenziato il diritto alla salute come “conquista della nostra civiltà, frutto di decenni di impegno civile e mobilitazione popolare, riforme sociali e progressi scientifici”. L’esperienza della pandemia globale ha chiaramente mostrato, secondo il Presidente, la fragilità della salute collettiva e la necessità di investire in sistemi sanitari capaci di rispondere prontamente alle emergenze. Il tema scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità quest’anno, ‘Un inizio sano, un futuro pieno di speranza’, pone l’accento sulla salute materno-infantile, aspetto chiave per il futuro della società. Mattarella ha sottolineato come migliorare l’accesso alle cure prenatali, formare operatori qualificati e garantire strutture sanitarie efficienti per i neonati costituisca un investimento essenziale nel futuro del Paese: “Migliorare l’accesso alle cure prenatali, formare operatori sanitari qualificati e garantire infrastrutture efficienti ai neonati, significa promuovere un ciclo virtuoso dando la possibilità ai bambini di crescere in una società prospera e dinamica”, ha spiegato Mattarella.
Pur riconoscendo il basso tasso di mortalità materna e infantile in Italia, Mattarella ha posto l’accento sulla crescente denatalità, definendola una sfida cruciale. Ha detto che è necessario “un impegno costante e mirato per assicurare la continuità e la qualità dei servizi, a beneficio di tutte le generazioni, in aderenza al carattere universalistico del nostro sistema sanitario”. Per il Presidente, tutelare il diritto alla salute sin dalla nascita rappresenta un obbligo morale e istituzionale, poiché il benessere individuale contribuisce direttamente alla vitalità e al progresso della comunità intera.