martedì, 1 Aprile, 2025
Attualità

Italia-Usa, Meloni e l’elogio della realtà

Il Premier sollecita lucidità e dialogo nel mantenere i rapporti con l’amministrazione Trump. In gioco interessi geo politici e commerciali. L’apprezzamento del leader Ue, Von der Leyen

La prova del Presidente del Consiglio: “Se c’è qualcosa che si può fare per evitare uno scontro la farò”. La nostra solidarietà alla popolazione del Myanmar

Il nostro primo pensiero va alle vittime del terremoto in Myanmar, ai loro famigliari, alla solidarietà ad un popolo già gravato dalle restrizioni democratiche. Ci auguriamo in una piena solidarietà mondiale e dell’Italia a sostegno di quanti avranno bisogno di aiuto.

Il tema sul quale oggi ci soffermiamo è l’intervista del Financial Times al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, – in queste ore ampiamente ripresa e commentata in Italia e in Europa – la Premier fa chiarezza sui molti aspetti nel rapporto di fiducia tra Italia e Stati Uniti. Dichiarazioni sulle quali noi siamo totalmente d’accordo. Giorgia Meloni, ribadisce in primo luogo che superare le tensioni nelle relazioni transatlantiche, è “nell’interesse di tutti. I rapporti con gli Stati Uniti i più importanti che abbiamo”, e sottolinea come non veda il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump come un avversario e che continuerà a rispettare il “primo alleato” dell’Italia. “Sono conservatrice. Trump è un leader repubblicano. Sicuramente sono più vicina a lui che a molti altri, ma capisco un leader che difende i suoi interessi nazionali Io difendo il mio Paese. Se c’è qualcosa che si può fare per evitare uno scontro la farò” dice Meloni che è “d’accordo” con il vice presidente J.D. Vance. “Lo dico da anni, l’Europa si è un po’ persa”.

I valori di una alleanza

L’obiettivo del nostro presidente del Consiglio (che tra l’altro è l’unico percorribile se si ha lucidità e senso della storia) è quello di mantenere un approccio filo-americano, a sostegno dei valori occidentali e dell’alleanza con la NATO, che è una priorità della nostra politica estera. Sul piano economico e commerciale è poi chiaro a tutti, dalle Associazioni di categoria del commercio, dell’agricoltura dell’industria, fino al singolo cittadino, l’importanza di mantenere una forte cooperazione con gli Stati Uniti. In ballo ci sono miliardi di dollari e di euro di interscambi. Sui quali si gioca il destino delle attività produttive e di export del nostro Paese. Giorgia Meloni in modo efficace al di là delle sortite ideologiche tra opposti schieramenti parlamentari, in questi giorni ha mantenuto un approccio pragmatico alle relazioni internazionali.

L’alleanza tra Meloni e gli Stati Uniti, e in particolare con il presidente Trump e il suo vice Vance, è legata da iniziative a sostegno reciproco su tematiche di politica internazionale, sicurezza, e valori conservatori, pur garantendo, va detto con forza, alla leadership italiana la sua autonomia rispetto agli Stati Uniti.

L’elogio di Von der Leyen

Questi aspetti sono stati colti in Europa, con l’intervista apparsa ieri sul Corriere della Sera, a firma di Francesca Basso alla Presidente, Ursula Von der Leyen, alla domanda: “Meloni ha un ottimo rapporto con Trump, e su alcune posizioni sono molto vicini, questo è un problema per l’Europa?”, Von der Leyen risponde in modo nitido: “Al contrario penso che questo sia molto positivo. Conosco Giorgia Meloni come leader forte a appassionata, con un ruolo molto importante a livello europeo, ed è importante che abbia un rapporto diretto. Più legami ci sono con le due sponde dell’Atlantico meglio è”.

Difendere l’interesse nazionale

A questa osservazione così oggettiva di una leader Europea, aggiungiamo che oltre alla geo politica abbiamo da salvaguardare interessi economici, commerciali e culturali, che sono oggi vitali per l’Italia e per la nostra vita quotidiana. In queste ore si riflette molto sui rischi legati alla concorrenza, alle fluttuazioni economiche e alle sfide normative, alle sofisticazioni dei prodotti Made in Italy. Una pianificazione e una strategia commerciale mirata sono essenziali per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi. Lo sanno benissimo le imprese legate all’export del Made in Italy. Se rimaniamo agli Stati Uniti e al settore agroalimentare che resta una eccellenza nazionale per la qualità dei prodotti, nel 2024, le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti hanno registrato un incremento significativo, raggiungendo un valore di 7,8 miliardi di euro, con un aumento del 16% rispetto all’anno precedente. Da annotare, inoltre, che, nonostante le sfide legate a potenziali dazi doganali, l’export agroalimentare ha mostrato una resilienza notevole, contribuendo in modo significativo all’economia nazionale.

Lucidità e saggezza

Sono cifre e argomenti pratici, su cui non possiamo avventurarci in dispute ideologiche che ci porterebbero al disastro. Lo evidenzia anche Giorgia Meloni quando osserva come sulla controversia sui dazi della amministrazione Trump bisogna capire e intervenire in modo lucido. “A volte ho l’impressione che rispondiamo semplicemente d’istinto”, ma su questi temi “bisogna dire ‘Mantenete la calma, ragazzi. Pensiamoci”. Il nostro invito è questo: pensiamo a ciò che facciamo, agiamo con intelligenza e prudenza. Il mondo che dobbiamo sforzarci di salvaguardare ogni giorno deve essere più aperto, libero, e riacquistare la pace dove oggi ci sono conflitti e le atrocità della guerra. Lo ripetono ogni giorno Papa Francesco e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Facciamo veramente nostre le loro parole, perché sono saggie e arrivano dal cuore.

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