mercoledì, 26 Marzo, 2025
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Teatro

“Il cappello di carta”: teatro d’autore e solidarietà per un futuro più inclusivo

Dal palco del Teatro 7 Off di Roma lo spettacolo "Il cappello di carta" incanta il pubblico e accende i riflettori su "Spazi Solari", il progetto di cohousing etico per persone autistiche promosso dall'associazione "Etica e Autismo". Un perfetto incontro tra arte e impegno sociale

Dal 13 al 23 marzo 2025, presso il Teatro 7 Off di Roma, è stato in scena la commedia “Il cappello di carta” di Gianni Clementi, regia di Michele La Ginestra. Ambientata a Roma nel luglio del 1943, la storia narra le vicende di una famiglia operaia alle prese con le difficoltà quotidiane durante la guerra, offrendo al contempo momenti di riflessione e risate. I protagonisti, Leone e la sua famiglia, affrontano con ironia e umanità le sfide del periodo. La rappresentazione ha messo in luce le dinamiche familiari dell’epoca, trasformando piccoli drammi quotidiani in battute esilaranti, senza mai perdere il sorriso nonostante lo scenario di una Roma occupata dai nazisti, tra il rastrellamento del Ghetto e il bombardamento di San Lorenzo. Oltre alla bravura degli attori e alla trama avvincente e a tratti commovente, è da segnalare la finalità benefica dell’evento. Il ricavato dello spettacolo infatti è stato devoluto all’associazione Arcoiris, che promuove progetti a sostegno dei bambini ricoverati al Bambin Gesù affetti da malattie rare gravi e delle loro famiglie.

La collaborazione con “Etica e Autismo”

Il Teatro 7 Off, sotto la direzione artistica di Michele La Ginestra, non è nuovo a iniziative benefiche. Attraverso l’associazione Teatro 7 Solidarietà ODV, il teatro sostiene vari progetti sociali, utilizzando il mezzo teatrale per raccogliere fondi e sensibilizzare il pubblico su tematiche importanti. Le finalità dell’associazione includono l’aiuto a persone in difficoltà, lo sviluppo di progetti di sostegno a distanza e la promozione della cultura e dell’arte con un forte impegno sociale. Oltre al teatro è in fase di realizzazione un progetto innovativo in collaborazione con l’associazione “Etica e Autismo”: il cohousing etico e solidale “Spazi Solari”. Questo progetto mira a creare una residenza per giovani adulti autistici, denominata “Casa IoSiamo”, che offrirà spazi abitativi privati e comuni, laboratori creativi e un bed and breakfast “autistic friendly”, il primo in Italia gestito da persone autistiche.

“Spazi Solari”: un modello di inclusione sociale

Il progetto “Spazi Solari” rappresenta una risposta concreta alle esigenze delle persone autistiche e delle loro famiglie, offrendo non solo un’abitazione, ma anche opportunità di integrazione e crescita personale. “Spazi Solari” si sviluppa su tre piani e comprende, oltre alle residenze dei ragazzi denominate “Casa Io SiAmo”, ambulatori per le associazioni promotrici, laboratori d’arte gestiti in collaborazione con “Massenzio Arte” e un bed & breakfast “autistic friendly”. Quest’ultimo rappresenta una novità nel panorama italiano, essendo il primo B&B gestito da persone autistiche, con priorità di accesso a famiglie con figli autistici in visita a Roma. L’obiettivo è creare una risorsa economica e lavorativa per i ragazzi, offrendo al contempo un ambiente accogliente e inclusivo per gli ospiti. Situato a ridosso del Parco degli Acquedotti, il cohousing è pensato come uno spazio aperto al territorio, dove l’arte, la psicologia e la meditazione si fondono per creare una comunità inclusiva. La struttura prevede residenze private, spazi comuni per attività laboratoriali e culturali, e servizi gestiti dai residenti stessi, promuovendo l’autonomia e la partecipazione attiva.

Iniziative come questa dimostrano come la cultura – e in particolar modo il teatro, per la sua natura collettiva – possa essere un potente veicolo di solidarietà senza rinunciare alla qualità artistica, ma al contrario esaltarla. La scelta di devolvere il ricavato in beneficenza evidenzia l’impegno del teatro nel sociale, creando un ponte tra arte e comunità. Queste iniziative non solo offrono intrattenimento di qualità, ma sensibilizzano il pubblico su tematiche rilevanti, promuovendo una cultura dell’inclusione e del supporto reciproco. Un esempio tangibile di come l’arte possa farsi portavoce di valori solidali e contribuire attivamente al miglioramento della società, realizzando passi significativi verso una comunità più inclusiva e attenta alle esigenze di tutti i suoi membri.

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