È Bari la città scelta per ospitare uno degli appuntamenti più significativi sul piano della cooperazione territoriale europea: i lavori della Commissione Intermediterranea e del Political Bureau della Crpm – Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime d’Europa. Un evento di respiro internazionale che riunisce in Puglia rappresentanti istituzionali, esperti e delegazioni regionali provenienti da diversi Paesi del bacino del Mediterraneo e dell’Unione Europea. L’iniziativa pone la città di Bari al centro del dialogo interregionale europeo su temi chiave come la Blue Economy, i cambiamenti climatici, le migrazioni, la sostenibilità ambientale e la coesione territoriale. È proprio questo lo spirito della Commissione Intermediterranea: rafforzare la voce delle regioni costiere e insulari del Mediterraneo nel processo decisionale europeo, promuovendo politiche comuni e strategie integrate per affrontare le sfide del presente e del futuro.
LA scelta di Bari non è casuale. Negli ultimi anni, la Regione Puglia si è distinta per il suo ruolo attivo nella cooperazione internazionale e per l’impegno nelle reti europee dedicate allo sviluppo territoriale sostenibile. L’evento rappresenta un riconoscimento concreto del lavoro portato avanti dalla Puglia in ambito euro-mediterraneo e conferma la sua vocazione strategica come ponte tra l’Europa e il Mediterraneo. Ad accogliere i lavori, le istituzioni regionali e comunali, con il supporto operativo e logistico della struttura tecnica della Crpm. Durante l’incontro del Political Bureau – il vertice politico della Conferenza delle Regioni – verranno approvate le linee d’azione per il prossimo biennio, con una particolare attenzione ai fondi europei 2021-2027, alla transizione energetica e alla tutela delle aree costiere.
Mediterraneo protagonista
Nel cuore delle discussioni, il Mediterraneo come spazio comune, non solo geografico ma anche politico ed economico. L’obiettivo dichiarato è quello di rafforzare la cooperazione tra le regioni del Sud Europa e del Nord Africa, costruendo alleanze territoriali che possano avere un impatto concreto sulle politiche europee, in particolare nel contesto delle sfide legate alla mobilità umana, alla crisi climatica e alle opportunità di sviluppo sostenibile. Non a caso, la Blue Economy – cioè l’economia del mare – sarà uno dei temi portanti del confronto. La valorizzazione del patrimonio marino, la promozione di attività economiche compatibili con l’ambiente e l’innovazione tecnologica in ambito portuale e logistico sono considerati asset strategici per la crescita delle regioni mediterranee.
La Crpm, fondata nel 1973, riunisce oltre 150 regioni di 24 Stati europei e rappresenta più di 200 milioni di cittadini. La Commissione Intermediterranea, al suo interno, coordina le azioni delle regioni che si affacciano sul Mediterraneo. In un momento storico in cui l’Unione Europea è chiamata a rafforzare il proprio legame con i territori, l’“Europa delle Regioni” torna ad essere un concetto concreto, basato su collaborazione, prossimità e governance multilivello.
Un’occasione per il territorio
Per Bari e per la Puglia, l’evento rappresenta anche un’importante vetrina internazionale. Accogliere delegazioni da tutta Europa significa rafforzare il ruolo della città come hub politico, economico e culturale del Mediterraneo, con ricadute positive in termini di visibilità e relazioni istituzionali. Non meno importante è l’impatto simbolico: in un tempo segnato da crisi globali, guerre e tensioni, il confronto tra territori può rappresentare una leva decisiva per ricostruire ponti di dialogo e sviluppo condiviso, nel segno della solidarietà e della sostenibilità.