mercoledì, 26 Marzo, 2025
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Fincantieri, svolta nel 2024: ritorno all’utile, ordini record e nuova spinta all’innovazione globale

Il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri ha approvato il bilancio 2024. L’Amministratore Delegato Pierroberto Folgiero ha sottolineato come l’azienda sia tornata all’utile con un anno di anticipo rispetto al piano industriale, grazie a una strategia fondata su esecuzione efficiente, sviluppo commerciale e innovazione tecnologica. Il risultato netto è positivo per 27 milioni di euro, contro una perdita di 53 milioni nel 2023, a conferma del pieno recupero. I ricavi salgono a 8,13 miliardi di euro (+6,2%), con forti incrementi nei settori offshore e infrastrutture. L’EBITDA cresce del 28%, raggiungendo 509 milioni, e il margine sale al 6,3%.
A livello commerciale, Fincantieri ha acquisito ordini record per 15,4 miliardi, più del doppio dell’anno precedente, grazie soprattutto al segmento Shipbuilding. Il backlog sale a 31 miliardi, con visibilità produttiva estesa fino al 2036. Nel corso dell’anno sono state consegnate 20 navi, rispettando appieno i programmi.

Posizione finanziaria rafforzata

La posizione finanziaria netta migliora sensibilmente, scendendo a 1,28 miliardi di euro (da 2,27 miliardi nel 2023), supportata da un aumento di capitale, efficienze operative e una gestione finanziaria rigorosa. Il rapporto PFN/EBITDA si attesta a 3,3x, ben al di sotto delle previsioni.
Tra le novità più rilevanti: accordo storico con Norwegian Cruise Line per 4 nuove maxi navi da crociera, con consegne fino al 2036, che si aggiunge a numerosi altri contratti siglati nel 2024; espansione nel settore subacqueo, con l’acquisizione della divisione UAS di Leonardo e nuovi accordi internazionali (tra cui la joint venture MAESTRAL negli Emirati); rafforzamento nei mercati esteri, con nuove intese in Medio Oriente e Asia, tra cui un contratto da 1,18 miliardi con l’Indonesia e accordi con enti di ricerca sauditi.

Centralità delle persone

Per la prima volta Fincantieri ha lanciato un piano di azionariato diffuso per i dipendenti, con il 22% di adesione complessiva e picchi del 97% tra i dirigenti italiani. A livello industriale, si rafforza il ruolo del Gruppo come motore tecnologico nazionale, con la partecipazione al progetto europeo 8RA per lo sviluppo del cloud e un’intesa con SIMEST a supporto della filiera produttiva.

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