lunedì, 24 Marzo, 2025
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Rubati 559 milioni in tre anni: boom di truffe digitali in Italia, +30% solo nel 2024

Oltre mezzo miliardo di euro scomparso nel nulla. Non per errori di calcolo o crolli di Borsa, ma per truffe online e frodi informatiche. È quanto emerge dallo studio della Fabi, la Federazione autonoma bancari italiani, che ha messo nero su bianco i numeri allarmanti di un fenomeno in continua espansione: 559,4 milioni di euro sottratti tra il 2022 e il 2024, con un balzo del 30% nell’ultimo anno. E il rischio, avverte la Federazione, è che il peggio debba ancora arrivare. Secondo l’analisi, a farla da padrone nel panorama delle frodi digitali sono le truffe online, che nel 2024 hanno raggiunto la cifra record di 181 milioni di euro, contro i 114,4 milioni del 2022. Un incremento del 58% in tre anni che la dice lunga sulla crescita della criminalità informatica e sull’evoluzione delle sue tecniche. Solo tra il 2023 e il 2024, l’aumento è stato di 43,8 milioni di euro, pari a un +31,9%.
Le frodi informatiche, pur rappresentando una fetta minore del bottino complessivo, sono cresciute anch’esse in maniera significativa: dai 38,5 milioni del 2022 ai 48,1 milioni nel 2024 (+25%). In particolare, nell’ultimo anno l’incremento è stato del 19,8%, a testimonianza di una pericolosa accelerazione del fenomeno.

Trend preoccupante

Complessivamente, tra il 2023 e il 2024 il totale delle somme sottratte è cresciuto di 51,7 milioni, con un aumento del 29,2%. Un trend che preoccupa non solo per l’entità delle cifre, ma anche per la rapidità con cui i truffatori riescono ad aggiornare e raffinare le proprie tecniche, sfruttando nuove tecnologie, intelligenza artificiale inclusa.
Dietro questo boom delle truffe si nasconde un’altra tendenza altrettanto inarrestabile: l’uso crescente degli strumenti digitali per effettuare pagamenti. Secondo le elaborazioni Fabi su dati della Banca d’Italia, tra il 2020 e il 2024 l’importo dei bonifici è passato da 11.300 miliardi a 17.600 miliardi di euro (+55,2%); il numero di operazioni è cresciuto da 2,36 milioni a 3,52 milioni (+49,1%); i bonifici automatizzati sono aumentati del 68,9% in valore e del 61,7% in numero. Crescita ancora più impressionante per le carte di debito: nello stesso periodo, l’importo delle operazioni è salito da 139,6 miliardi a 259,3 miliardi di euro (+85,7%), mentre il numero di transazioni è più che raddoppiato (+132,1%).
Questa ‘digitalizzazione forzata’, spinta anche dalla pandemia da Covid-19, ha modificato strutturalmente le abitudini degli italiani. Ma con la crescita dei pagamenti elettronici è aumentata anche l’esposizione ai rischi.

Una guida contro le truffe

Per aiutare cittadini e risparmiatori a difendersi da questa nuova criminalità 2.0, la Fabi ha lanciato la guida ‘Attenti al lupo online’, nell’ambito della campagna di educazione finanziaria Fabi Financial Lab, promossa per la Global Money Week dell’Ocse. Il vademecum, realizzato per essere chiaro e accessibile a tutti, spiega come riconoscere ed evitare le principali minacce digitali, dalle falsificazioni via deepfake ai falsi investimenti sui social, passando per le truffe via WhatsApp e i finti operatori bancari.
Tra le indicazioni contenute nella guida, spiccano le ‘8 regole d’oro’ per proteggere i propri risparmi e le informazioni sensibili. Il documento offre inoltre un’analisi dei metodi di pagamento più esposti a frodi – carte di credito, bonifici, portafogli digitali – e approfondisce le nuove normative europee, tra cui la direttiva PSD3 e il regolamento PSR, appena approvati dal Parlamento europeo per rafforzare la sicurezza dei pagamenti.

Criminali sempre più evoluti

“La crescita costante delle truffe online e delle frodi informatiche è un segnale preoccupante che non possiamo ignorare”, le parole del Segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. “Le organizzazioni criminali stanno diventando sempre più sofisticate nello sfruttare le vulnerabilità digitali, approfittando della maggiore esposizione degli utenti ai rischi online”. Sileoni invoca un intervento coordinato tra banche, istituzioni e autorità, sottolineando anche l’importanza di un forte impegno nella prevenzione e nell’educazione finanziaria. “La nostra guida nasce con l’obiettivo di fornire uno strumento utile e concreto per difendersi. Ma occorre fare ancora molto. Il crimine informatico rischia di diventare incontrollabile, e serve una risposta sistemica”, ha aggiunto.
Il ruolo delle banche e dei loro dipendenti, secondo Sileoni, è cruciale: “L’esperienza di chi lavora allo sportello, e in generale in banca, è fondamentale per individuare e fermare sul nascere i tentativi di truffa. Le lavoratrici e i lavoratori bancari rappresentano un presidio fondamentale di sicurezza per i cittadini, soprattutto per i più vulnerabili”.

Un cambiamento irreversibile

Secondo la Fabi, l’Italia ha ormai intrapreso una trasformazione strutturale delle abitudini di pagamento. La diffusione di bonifici automatizzati (+68,9% in valore) e l’esplosione dei pagamenti con carte confermano che il contante è sempre meno utilizzato. Nel solo 2024, l’importo complessivo dei bonifici è aumentato del 2%, mentre i pagamenti con carte hanno segnato un incremento del 9,2%. Le operazioni con carte di debito sono cresciute di oltre 855mila unità (+16,45%) rispetto al 2023. Un ritmo di crescita che, se da un lato evidenzia l’efficienza e la modernizzazione del sistema, dall’altro aumenta la superficie d’attacco per i cybercriminali.

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