Una circostanza ricca di ammirazione e affetto verso don Tonino Bello il “Vescovo Scomodo” che esagerava nell’amore Gesù Cristo e i poveri.
Nicolò Mannino e monsignor Mimmo Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta, successore di don Tonino Bello si sono ritrovati insieme a pregare proprio nella stanza dove don Tonino ha chiuso gli occhi per ritornare alla casa del Padre. Se fosse vivo don Tonino dovrebbe spegnere ben novanta candeline abbracciato dai tanti giovani, dai poveri, dagli ultimi ché lui amava definire “personalità importanti”.
Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale e Interlocutore Referente della Pontificia Accademia di Teologia città del Vaticano ha cosi incontrato l’amico fraterno, il Vescovo Mimmo che a Palermo presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia ha aperto i seminari di studi sul tema BEATI GLI OPERATORI DI PACE da don Tonino Bello a Luca Attanasio, ambasciatore italiano ucciso nella Repubblica Democratica del Congo.
In questa circostanza monsignor Mimmo Cornacchia ha scritto di suo pugno la dedica al libro che Mannino sta curando proprio a conclusione del seminario di studi e che ha come titolo “NESSUNO CALPESTI I NOSTRI SOGNI”.
Un compleanno particolare quello che Nicolò Mannino e monsignor Mimmo Cornacchia hanno festeggiato in un festante clima di preghiera prima nella stanza dove riposava il “Vescovo degli Ultimi” per poi passare nella Cappella dove vi è il Santissimo, luogo prediletto di don Tonino Bello per prendere decisioni per vivere credibilmente e coerentemente il suo zelo Episcopale.