Crisi del settore moda, le iniziative da mettere in campo, le proposte da porre a confronto e soprattutto i sostegni che il Governo vorrà dare ad una eccellenza italiana che deve fronteggiare un periodo di intense difficoltà. Su questi temi si terrà domani a Roma una nuova riunione con i rappresentanti delle aziende italiane della filiera moda “al fine di proseguire insieme il confronto, continuo e costruttivo, avviato dal Ministro, Adolfo Urso”, evidenzia in una nota la Confartigianato.
I problemi da affrontare
L’appuntamento sarà un ulteriore passo avanti per comprendere quali proposte possono avere la capacità di ridare una prospettiva al settore moda. Intanto la disponibilità del Governo viene accolta con favore. Il presidente di Confartigianato Moda Moreno Vignolini esprime apprezzamento per l’iniziativa del Governo e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy di convocare, una nuova riunione.
“La moda italiana”, sottolinea il Presidente Vignolini, “è simbolo di innovazione, sostenibilità, competenza artigiana e rappresenta un pilastro fondamentale per la crescita e la competitività del nostro Paese. Consideriamo quindi positivamente la vicinanza e il sostegno del Governo nei confronti della nostra filiera produttiva in cui operano 79.829 imprese di cui 40.515 (pari al 50,8% del totale) sono artigiane. Dei 446mila addetti del settore, 139mila appartengono all’artigianato e 285mila nelle micro e piccole imprese con meno di 50 addetti”.
Più attenzione alle piccole imprese
A giudizio di Confartigianato c’è all’interno del settore moda un problema di grandezza, con le micro e piccole aziende che soffrono di più delle condizioni avverse ed hanno anche meno sistemi. È il tema che sta a cuore al presidente di Confartigianato Moda Moreno Vignolini. “I numeri dimostrano la necessità di politiche a misura di piccole imprese che abbiamo sollecitato al tavolo di confronto al Ministero, oltre a interventi trasversali per rendere efficienti i sistemi produttivi manifatturieri di cui la moda è il fiore all’occhiello”.