Il costo della classica tazzina di caffè non smette di aumentare. Negli ultimi quattro anni, il prezzo medio di un espresso ha subito un incremento del 20%, passando da 1,03 euro nel 2021 a 1,22 euro nel 2024 nelle principali città italiane. Questo dato emerge da un’indagine condotta dal Centro di formazione e ricerca sui consumi in collaborazione con l’associazione Assoutenti. Secondo i calcoli dell’associazione dei consumatori, il mercato del caffè in Italia ha raggiunto un valore complessivo di 7,32 miliardi di euro, con un incremento di 1,14 miliardi rispetto a quattro anni fa, mantenendo invariato il numero di tazzine consumate. Ogni anno, nei bar italiani vengono venduti circa 6 miliardi di caffè, ma il costo della materia prima in costante crescita sta incidendo sempre più sul prezzo finale per i consumatori.
Il rincaro del caffè è legato a diversi fattori, tra cui le condizioni climatiche estreme che hanno colpito i principali Paesi produttori come Brasile, Colombia, Vietnam, Costa Rica e Honduras. L’alternanza tra lunghi periodi di siccità e violente precipitazioni ha compromesso i raccolti, provocando un’impennata dei prezzi sui mercati internazionali. Secondo il Presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, il costo dell’Arabica ha raggiunto i 3,9 dollari per libbra, mentre quello del Robusta si attesta a 5.400 dollari a tonnellata. A questi fattori si aggiungono l’aumento dei costi energetici, le speculazioni finanziarie e le difficoltà nei trasporti globali, aggravate dalla chiusura temporanea del Canale di Suez, che ha allungato le rotte commerciali e fatto lievitare i costi di spedizione.
Cambiano le abitudini
Melluso avverte che il costante aumento del prezzo del caffè potrebbe portare a un cambiamento nelle abitudini degli italiani. Sempre più consumatori potrebbero rinunciare alla tazzina al bar e preferire soluzioni più economiche, come la moka casalinga. L’aumento dei costi di produzione ha avuto ripercussioni anche sulla vendita al dettaglio del caffè tostato. Alla fine del 2024, il prezzo medio al chilo ha toccato i 12,66 euro, segnando un incremento del 42,8% rispetto a tre anni fa.
Trieste si conferma la città più costosa per il caffè tostato, con un prezzo di 14,34 euro al kg, mentre Catanzaro è la più economica con 10,36 euro al kg. Anche per l’espresso al bar, il capoluogo calabrese mantiene il primato della convenienza, essendo l’unica grande città dove il prezzo resta sotto 1 euro. Al contrario, la tazzina più costosa si trova a Bolzano, dove il prezzo medio ha raggiunto 1,43 euro, seguita da Trento, Pescara e Trieste con 1,34 euro. Tra le città con i maggiori aumenti spiccano Pescara (+34%), Bari e Napoli (+32%), dove il prezzo medio sfiora ormai 1,20 euro.