Dubbi non risolti tra assicurazioni e imprese e problemi che potrebbero travolgere il caso di calamità l’attività delle aziende. È il tema sollevato dalla Confederazione nazionale degli artigiani che sulla mancata chiarezza sulle “polizze catastrofali”, si dichiara “profondamente delusa dal regolamento attuativo”. “A quattordici mesi dall’approvazione della legge di bilancio del 2024”, sottolinea la Cna, “che introduce l’obbligo di stipulare polizze assicurative contro i rischi da catastrofi e calamità naturali è stato emanato il regolamento attuativo, che non risolve i tanti dubbi sollevati dal testo legislativo”.
Mancato il confronto
La confederazione osserva come sia trascorso del tempo senza aver fatto passi in avanti.
“Non possiamo che essere profondamente delusi, quindi, dall’atteggiamento del Governo che non ha accolto nel decreto Milleproroghe la richiesta di un rinvio dell’entrata in vigore del provvedimento, proposto da molte forze politiche”, fa presente la Confederazione, “Prima di tutto il regolamento nasce senza un confronto nel merito con le rappresentanze delle imprese. Non contiene, inoltre, elementi che facilitino, se non disciplinino, il rapporto tra imprese e assicurazioni, senza dare attuazione ai principi di mutualità necessari nel momento in cui si varano provvedimenti che prevedono obblighi di così vasta portata”.
La sottoscrizione delle polizze
Ancora, non potrà essere disponibile il portale dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, introdotto dal legislatore nella legge annuale della concorrenza, per confrontare le offerte e consentire di conseguenza alle imprese di sottoscrivere polizze efficaci consapevolmente. “Non ultimo, rimane un mistero”, osserva ancora la Confederazione nazionale degli artigiani, “pensare in tutta ragionevolezza che in trenta giorni si possano stipulare quattro milioni di polizze, tante quante sono le imprese coinvolte nell’operazione”.
Il rischio fenomeni avversi
Infine anche il nodo temporale che potrebbe unirsi con un evento meteorologo avverso.
“E se il primo aprile”, evidenzia la Cna, “una catastrofe coinvolgesse imprese che non sono state in grado di stipulare la polizza non si sa cosa potrebbe accadere. I precedenti in tema di intervento pubblico non lasciano ben sperare”.