Le Ferrovie dello Stato puntano in alto con l’obiettivo di diventare un “Freight Forwarder” – spedizione di merci per conto di terzi – a supporto del sistema industriale europeo. Un progetto che avrà un supporto finanziario di 1,4 miliardi di euro da destinare a investimenti di nuovi asset fisici e digitali, per lo sviluppo del business del Polo Logistica del Gruppo FS Italiane. È quanto previsto dal Piano Strategico 2025-2029, presentato lo scorso dicembre dall’Amministratore Delegato del Gruppo, Stefano Antonio Donnarumma, che affida al Polo Logistica la missione di affermarsi sempre di più come operatore multimodale di sistema nello scenario europeo, con particolare focus sul trasporto integrato intermodale.
Essere protagonisti nel sistema industriale europeo, “con un approccio”, si evidenzia in una nota stampa, “che metta il cliente al centro, un’offerta sostenibile end-to-end e una solida impronta internazionale”.
L’evoluzione dei mercati
“Il Polo Logistica sta attuando una profonda trasformazione per rispondere al meglio alle esigenze del mercato, incrementando l’efficientamento operativo, le sinergie di business e valorizzando gli asset”, spiega l’Amministratore Delegato del Gruppo Fs, Stefano Antonio Donnarumma, “Per affrontare al meglio le diverse sfide legate all’evoluzione del settore del trasporto ferroviario in Europa, il Piano strategico 2025-2029 prevede ricavi in crescita con un tasso annuo di circa l’8%, che arriveranno a 2 miliardi di euro nel 2029 e investimenti per un impegno complessivo di 2,16 miliardi di euro, focalizzati su digitalizzazione e sostenibilità, sviluppo terminal e asset strategici, acquisto loco elettriche e carri di ultima generazione”.
Logistica e rinnovo della flotta
Secondo il ruolino di marcia di Ferrovie nei prossimi cinque anni il Polo Logistica vedrà un significativo rinnovo della flotta con mezzi più moderni e diversificati, per rispondere al meglio alle esigenze del mercato.
“In particolare”, si rivela nella nota di presentazione, “entreranno a far parte della flotta 110 locomotive elettriche per la trazione, 25 locomotive da manovra sia ibride che con carburanti alternativi, oltre 2.000 carri di ultima generazione. A questi si aggiungono 42 camion, 5 gru mobili e 8 gru a portale e la nuova nave ibrida per il traghettamento sullo stretto di Messina”. Asset fondamentali, scrive FS “per alimentare sinergie e offrire soluzioni innovative e integrate”.
La maxi piattaforma web
Sul fronte della innovazione FS illustra i passi in avanti. “Un rinnovamento guidato da tecnologie di ultima generazione, grazie all’introduzione”, si illustra nel comunicato, “di una piattaforma web che rappresenterà l’interfaccia unica verso il cliente, consentendo una gestione end-to-end del trasporto. Un aggregatore per collegare domanda e offerta del trasporto combinato ferro-gomma-nave, in grado di interfacciarsi con i terminal e gli hub per ultimo miglio”.
Investimenti per 2.6 miliardi
Complessivamente, il Piano Strategico del Polo Logistica del Gruppo FS prevede investimenti per 2,16 miliardi di euro, focalizzati su digitalizzazione e sostenibilità, sviluppo terminal e asset strategici. “Gli investimenti”, indica infine la nota di presentazione, “andranno ad integrare la flotta attuale, composta da 650 locomotori, 14mila carri, 5 navi e 30 camion, a cui si aggiungono i 21 Terminal gestiti in Italia e in Europa”.