Dopo l’incontro giovedì sera con la premier Giorgia Meloni, ieri il presidente ucraino Volodomyr Zelensky ha incontrato al Quirinale il capo dello Stato Sergio Mattarella, che gli ha confermato “la determinazione dell’Italia ha mantenere pieno, inalterato e costante sostegno all’Ucraina contro l’aggressione della federazione russa. Lo facciamo per l’amicizia che lega Ucraina e Italia, per il rispetto delle regole della convivenza internazionale contro la pretesa di imporre con le armi la volontà a un altro Paese per la sicurezza dell’intera Europa. Quindi conclude Mattarella – presidente lei è il benvenuto qui in Italia e a Roma. Benvenuto presidente”.
A Ramstein concordati altri sostegni
Il giorno prima, 9 gennaio, l’Ucraina ha raggiunto accordi per ulteriori pacchetti di sostegno per un valore di 2 miliardi di dollari, Durante la riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina nel formato Ramstein. Lo ha confermato Zelensky ai giornalisti in Italia: “Voglio ringraziare tutti i nostri partner, tutti i ministri della Difesa, più di 50 Paesi. Oggi abbiamo avuto un incontro molto produttivo con ottimi risultati. Sono stati concordati ulteriori pacchetti di sostegno per un valore di 2 miliardi di dollari per l’Ucraina. Inoltre, e questo è molto importante, le otto coalizioni di sostegno sono ora formalizzate sulla carta, con il supporto di 34 Paesi per queste coalizioni strategiche”, ha detto Zelensky.
Ultimo aiuto da Biden, Trump incontrerà Putin
Sempre al vertice di Rammstein il segretario alla Difesa statunitense uscente Lloyd Austin ha annunciato un pacchetto di aiuti all’Ucraina per 500 milioni di dollari, tra cui missili per la difesa aerea, munizioni ed equipaggiamento per i jet da combattimento F-16. Si tratta con ogni probabilità dell’ultima tranche di aiuti alla difesa forniti dall’amministrazione Biden prima dell’insediamento di Donald Trump il 20 gennaio.
Trump infatti, oltre ad aver detto chiaramente negli ultimi mesi che gli Usa cambieranno direzione, ieri ha reso noto che un incontro con il presidente russo Vladimir Putin “vuole incontrarmi” e “stiamo organizzando” un incontro. Trump non è sceso nei dettagli, ma nel corso di un evento con i governatori repubblicani a Mar-a-Lago il presidente eletto ha aggiunto che Putin “lo ha detto anche pubblicamente, dobbiamo mettere fine a quella guerra, che è un pasticcio sanguinoso”.
Kallas: “Mosca capisce solo la forza”
Oltre a marcare un cambio di rotta statunitense, la posizione di Trump significa anche l’inizio di una rottura con l’Ue. L’alto rappresentante Ue Kaja Kallas, commentando le intenzioni di Trump di voler incontrare Putin, ha detto: “Questa guerra finirà non appena la Russia smetterà di bombardare i civili e le infrastrutture civili e ritirerà le sue truppe. Se si fa pressione su Putin, pressione politica ed economica, allora il risultato è positivo. È nell’interesse di tutti avere un accordo di pace” ma “è ciò che la Russia non intende seguire. Lo abbiamo visto in passato: pensiamo a Minsk 1, Minsk 2, c’erano accordi ma non li hanno rispettati e abbiamo avuto più guerre. Quindi ciò che la Russia capisce è la forza”.
I russi a 2 km da Kupiansk
Il capo dell’amministrazione militare di Kupiansk, Andriy Besedin, ha parlato alla televisione ucraina di una situazione “estremamente difficile” per le truppe di Kiev. Dopo mesi di tentativi, infatti, le forze armate russe hanno varcato il fiume Oskil, che fino ad allora aveva separato i due fronti in questo settore dell’Ucraina, e sono arrivati a due chilometri da Kupiansk, una città contesa nella regione di Kharkiv, per il momento la più importante posizione ucraina dell’area. Le truppe ucraine, ha detto Besedin, rischiano di essere attaccate sui fianchi.
I soldati russi avevano attraversato facilmente il fiume nelle prime settimane dell’invasione del 2022, prima di essere respinti qualche mese dopo da una controffensiva ucraina. Lunedì scorso Mosca aveva affermato di aver conquistato la città di Kurakhove, più a sud, un’importante posizione difensiva per la quale Kiev afferma di stare ancora combattendo. Entrambe le parti stanno cercando di rafforzare le proprie posizioni in vista del ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump alla Casa Bianca, sebbene le sue proposte iniziali siano state accolte con scetticismo dal Cremlino.