venerdì, 10 Gennaio, 2025
Attualità

Meloni: “Ricandidarmi alle politiche? È una decisione che valuterò”. In serata riceve Zelensky: “Sostegno a 360 gradi all’Ucraina”

Incontro del Premier con la stampa. “Con Musk mai parlato degli investimenti di SpaceX, con Trump rapporto solido”

Dalla stretta politica interna al caso Musk. Dal rapporto con Trump alla liberazione della giornalista Cecilia Sala. E poi la riforma del premierato e del fisco, la difesa sull’operato della sorella Arianna all’ipotesi rimpasto. Tanti, tantissimi gli argomenti trattati ieri dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di inizio anno con la stampa. E sùbito una premessa: nessun attaccamento ossessivo al potere. Già, perché sulla possibilità di ricandidarsi alle prossime elezioni politiche il Premier è stato chiarissimo: “Questo è un lavoro faticosissimo. Se mi ricandiderò, è una decisione che prenderò valutando i risultati che riuscirò a portare a casa. Non sono abbarbicata alla poltrona; se posso essere utile, cercherò di esserlo”.

Meloni ha parlato anche dei dati economici: “I numeri sono incoraggianti. La disoccupazione è ai minimi storici e sono certa che Berlusconi sarebbe fiero di noi. La priorità resta il lavoro giovanile, da affrontare a partire dalla formazione e dall’inclusione”.

Uno degli argomenti più scottanti riguarda le presunte influenze di Elon Musk e gli investimenti di SpaceX, ma sul tema il Primo Ministro ha chiarito che si stanno valutando gli investimenti stranieri con l’unica lente dell’interesse nazionale e non delle amicizie personali: “Non ho mai parlato con Musk di queste vicende. Su SpaceX siamo ancora in fase di istruttoria e il mio approccio è laico e prudente”.

Nel corso dell’incontro stampa, ‘interrogata’ sull’argomento, Meloni ha parlato della sua visita a Mar-a-Lago, in Florida, per parlare del rafforzamento dei rapporti con il nuovo Presidente statunitense Donald Trump: “L’incontro è stato un’occasione per confermare un rapporto molto solido, indipendentemente dai governi in carica. Con Trump abbiamo parlato di scenari globali più che di dossier specifici”.

Liberazione Sala e i prossimi obiettivi

Il Primo Ministro è poi tornato sulla liberazione della Sala: “È stata l’emozione più grande degli ultimi due anni. È stato un complesso lavoro di triangolazione diplomatica con Stati Uniti e Iran. Non c’è stato un momento di svolta, ma un processo lungo e delicato”. Il Presidente del Consiglio ha poi parlato dei prossimi obiettivi del governo, dove la riforma del premierato occupa un ruolo centrale: “Spero di arrivare alle prossime elezioni con il premierato approvato. È essenziale garantire stabilità ai governi e responsabilizzare le classi dirigenti”, parlando quindi dell’importanza della separazione delle carriere in magistratura e di una riforma fiscale incisiva.

Altro argomento toccato nel corso dell’incontro con i giornalisti, le polemiche che hanno riguardato la sorella Arianna: “Non penso che i giudici l’abbiano presa di mira. Ma quattro notizie false consecutive sollevano interrogativi su una possibile strategia diffamatoria. Mia sorella non ha ruoli istituzionali, eppure viene coinvolta mediaticamente come se li avesse”.

Nessun rimpasto di Governo

Meloni ha poi negato la possibilità di arrivare a un rimpasto di governo imminente: “Matteo Salvini sarebbe un ottimo Ministro dell’Interno, ma Piantedosi sta facendo un lavoro eccellente e non vedo la necessità di cambiare nulla”. La conferenza stampa è stata la conferma della nomina di Vittorio Rizzi come nuovo Direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, con Meloni che ha ribadito “l’immutata stima per l’ex Direttore Elisabetta Belloni”.

Alla domanda su un presunto dissenso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rispetto alla riforma della giustizia, Meloni ha replicato: “Non ho notizie di una sua opposizione. Ho grande rispetto per il ruolo e le parole del Capo dello Stato, non credo ci siano divergenze sostanziali”.

In agenda di questioni internazionali

Non potevano mancare domande sul tema dell’immigrazione e su questo punto Meloni ha difeso l’accordo con l’Albania: “Le sentenze della Cassazione ci danno ragione. I centri in Albania sono pronti e gli sbarchi sono quasi azzerati. La nostra politica migratoria punta alla legalità e alla sicurezza”. Sulla crisi in Medio Oriente, il Premier ha ribadito l’impegno italiano per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi israeliani. Sul conflitto in Ucraina, ha escluso un disimpegno degli Usa: “Trump ha sempre parlato di pace attraverso la forza e il sostegno all’Ucraina è fondamentale per portare la Russia al tavolo delle trattative”.

Ma la giornata di Meloni è continuata nel pomeriggio prima presiedendo il Consiglio dei Ministri e poi ricevendo a Palazzo Chigi il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky (che oggi invece vedrà il Capo dello Stato Sergio Mattarella). Nel corso del colloquio il Premieri ha espresso solidarietà per le vittime dei recenti bombardamenti russi e ha ribadito il sostegno a 360 gradi che l’Italia assicura e continuerà ad assicurare alla legittima difesa dell’Ucraina e al popolo ucraino, per mettere Kiev nelle migliori condizioni possibili per costruire una pace giusta e duratura. Dopo il faccia a faccia, Zelensky tramite i propri social si è detto profondamente grato all’Italia e al popolo italiano per il loro incrollabile sostegno: “Gli argomenti principali dei nostri colloqui hanno incluso il rafforzamento della sicurezza, la gestione degli sviluppi globali e la preparazione della Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina che si terrà quest’anno a Roma”, le sue parole.

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